Mediobanca – Non dovrebbe essere coinvolta nel potenziale consolidamento del settore

Il potenziale consolidamento a cui potrebbe andare incontro il sistema bancario italiano dopo l’annuncio dell’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi non dovrebbe coinvolgere Mediobanca, che si differenzia un po’ dal resto del comparto per essere prevalentemente una banca d’affari.

È quanto si apprende dalla stampa, che a sua volta avrebbe preso come riferimento fonti vicine al patto di consultazione, il quale raggruppa il 12,5% del capitale dell’istituto di piazzetta Cuccia, riunitosi ieri per esaminare la semestrale della banca. Nel corso del vertice si sarebbe fatto riferimento alla questione Intesa Sanpaolo-Ubi.

I pattisti avrebbero espresso parole di apprezzamento per il recente ingresso, con una quota del 9,9% del capitale, di Leonardo Del Vecchio in Mediobanca, non avendo però idea di quelle che potrebbero essere le future mosse dell’imprenditore, che secondo rumor circolati più volte avrebbe intenzione di salire oltre il 10%, per cui è necessario il via libera della Vigilanza.

Nel frattempo Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, che detiene il 3,28% dell’istituto guidato da Alberto Nagel, ha dichiarato: “Io sono un investitore di lungo termine, non è una partecipazione strategica come una volta, ed e’ naturale che sia così, però io credo molto nel futuro di Mediobanca e di questo team di manager che la sta conducendo”.

Intorno alle 12:45 a Piazza Affari il titolo cede lo 0,3% a 9,72 euro, mentre l’indice di settore arretra dello 0,3 per cento.