Mediobanca – Utile netto a 467,6 mln nel 1H 2019/20

Mediobanca ha archiviato il primo semestre dell’esercizio 2019/20 con un margine di intermediazione pari a 1.325,2 milioni (+3,8% a/a). Il risultato netto di gestione e l’utile netto sono saliti rispettivamente a 624,6 milioni (+3,2% rispetto al periodo di confronto) e a 467,6 milioni (+3,8% rispetto al primo semestre 2019/20).

Nel primo semestre 2019/20 Mediobanca ha confermato la sostenibilità e distintività del modello di business,  incentrato su attività ad elevata marginalità, specializzazione e
crescita, con un profilo di basso rischio ed elevato rendimento.

Il margine di intermediazione è salito a 1.325,2 milioni (+3,8% a/a), al cui interno il margine di interesse è cresciuto a 721,5 milioni (+3% su base annua), grazie al buon andamento del consumer banking e del wealth management, mentre le commissioni nette sono aumentate a 328,5 milioni (+5% rispetto al periodo di confronto) per la buona performance di wealth management e la tenuta del corporate e investment banking, anche per l’ingresso nel perimetro di Messier Maris.

I profitti da trading sono scesi a 91,5 milioni (-6,3% a/a) per i minori incassi nel principal investing, mentre gli altri ricavi, al cui interno rientra il contributo della partecipazione in Generali, sono saliti a 183,7 milioni (+11% rispetto al periodo di confronto), anche a seguito della plusvalenza legata alla cessione di Generali Leben.

I costi operativi sono aumentati a 591,1 milioni (+5,3% a/a), principalmente per l’ingresso di Messier Maris nel perimetro di gruppo e il rafforzamento delle strutture commerciali private, affluent e consumer. In crescita sia le spese per il personale (+7,5% su base annua a 303,5 milioni), sia gli altri costi (+2,9% a 287,6 milioni rispetto al periodo di confronto).

Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 734,1 milioni (+2,7% su base annua) e, dopo rettifiche su crediti rimaste stabili a 109,5 milioni, il risultato netto di gestione è salito a 624,6 milioni (+3,2% a/a) e l’utile netto a 467,6 milioni (+3,8% rispetto al periodo di confronto).

Dal lato patrimoniale, a fine dicembre gli impieghi salgono a 74,6 miliardi (+5,1% rispetto al 30 giugno 2019), sostenuti dalla crescita dei crediti verso la clientela a 46,3 miliardi (+4,2% rispetto a fine giugno).

La raccolta aumenta a 69,9 miliardi (+5,9% rispetto al 30 giugno 2019), al cui interno quella da clientela raggiunge 21,9 miliardi (-2,4% rispetto a fine giugno).

Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine dicembre il Cet1 si fissa al 14,10% (14,09% al 30 giugno 2019).