Obbligazioni – Scienza o fede

Nella lotta al diffondersi dell’epidemia causata dal CoViD-19, le notizie che si susseguono dal fronte scientifico indurrebbero solo ad un ottimismo molto contenuto. Dalla contabilità di nuovi contagi, morti e guarigioni traspare l’efficacia della costosissima quarantena cinese, ma anche l’emergere di nuovi focolai in nuove aree dove i cordoni sanitari appaiono più fragili. La scoperta di un vaccino viene stimata nel migliore delle ipotesi in mesi. La temporaneità delle ricadute economiche, in questa ottica, è tutta da vedere.

C’è però una visione fideistica, prevalente, che spinge i mercati, almeno quelli azionari, in tutt’altra direzione. Si tratta di un credo illimitato nell’infallibilità, fino ad oggi provata, della leva monetaria, una profilassi finanziaria che permetterà unitamente all’incremento di spesa pubblica di superare la temporaneità dell’avvallamento della crescita, ormai assodato, e una ripresa futura ancora più solida.

La Banca Centrale cinese è già in azione e i mercati ne prendono immediato atto, dai verbali della Fed si capisce invece che sebbene i tassi, in assenza di effetti consistenti dell’epidemia, sarebbero destinati a restare dove stanno, il nuovo rischio emergente è sotto monitoraggio costante e di qui la precarietà della politica appena confermata. Della Bank of Japan e della Bce si conosceranno a breve il pensiero.

Il dollaro è sempre più forte, il Franco svizzero più del primo. L’oro consolida sopra 1600 dollari l’oncia.

Dall’altro lato, recupera il prezzo del barile, mentre le materie prime in senso lato fanno più fatica.

I rendimenti dell’obbligazionario restano impassibili e trincerati sui soliti livelli con qualche tremolio per il Btp che comincia a mettere in conto un possibile diverso corso del destino per il Premier Conte visto il continuo innalzamento della posta preteso da Italia Viva per continuare a mantenere il proprio fluttuante allineamento. Uno spread risalito a 136 non preoccupa, ma evidenzia la nuova direzione.

Gli high-yield infine segnano il passo, come supposto, e fiorettano in un intorno contenuto con fuoco sui minimi di periodo, molto incerti sull’opportunità di spingersi oltre in un momento, comunque, di grande confusione.