Atlantia – In recupero (+0,9%) su apertura del governo a dialogo su concessione

Buona intonazione per il titolo Atlantia, che poco dopo le 11:00 guadagna lo 0,9%, a fronte del -0,4% del Ftse Mib, riportandosi a 22,26 euro.

Le quotazioni del colosso infrastrutturale avevano parzialmente recuperato terreno già nel finale della seduta precedente, appesantita dall’approvazione del decreto Milleproroghe alla Camera, dopo alcune dichiarazioni del premier Giuseppe Conte.

Il primo ministro, infatti, ha sottolineato che il governo porterà avanti la procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, ma avrebbe il dovere di valutare una proposta di transazione da parte di Aspi, nell’interesse dello Stato.

L’Ad di Atlantia, Carlo Bertazzo, ha dichiarato che la società ha già presentato al governo la propria proposta ed è in attesa di una risposta, aggiungendo che il gruppo è pronto anche a favorire l’ingresso di soci terzi nella controllata Autostrade per l’Italia, anche con quote di maggioranza.

Secondo fonti di stampa, infatti, Atlantia sarebbe pronta a conferire Aspi in un veicolo partecipato anche da F2I per scongiurare la revoca.

“Intendiamo collaborare strettamente con il concedente per trovare una soluzione nell’interesse pubblico”, ha assicurato Bertazzo. Il presupposto di tutto è “ridare chiarezza alle regole e far sì che Aspi possa recuperare un rating più solido, che le permetta di finanziarsi sui mercati per eseguire gli investimenti necessari”.

In tal senso, il Ceo illustra il piano di investimenti, “in aumento del 40%, da 10,4 a 14,5 miliardi al 2038. Sempre al 2038, la spesa per manutenzione della rete passerà da oltre 200 a 370 milioni l’anno: 7 miliardi in totale, di cui oltre due entro il 2023″.

La revoca, ricorda invece Bertazzo, “sarebbe una catastrofe per tutti” e comporterebbe per Aspi “un default da dieci miliardi”.

Intanto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, è intervenuto sul tema ribadendo che la scelta sulla concessione non deve diventare una politica o ideologica. “Lasciamo lavorare l’azienda se ha una proposta da fare ed il Governo in termini di confronto, purchè non sia una dimensione di scelta politica, deve essere nel merito e nell’interesse del Paese”