Mercati – Europa chiude in rosso, a Milano (-1,2%) in controtendenza Tim (+3,8%)

Chiusura in rosso per le borse europee, penalizzate anche dal peggioramento di Wall Street dopo alcuni dati macro sotto le attese, in un clima sempre appesantito dai timori legati al coronavirus.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina con una perdita dell’1,2% a 24.773 punti, arretrato rispetto al Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Oltreoceano, variazioni negative consistenti per Dow Jones (-0,7%), S&P 500 (-0,8%) e Nasdaq (-1,2%), che hanno accelerato al ribasso dopo la pubblicazione dei dati preliminari di febbraio sull’attività manifatturiera e sui servizi, inferiori alle stime.

Gli analoghi indicatori hanno invece battuto le attese nell’eurozona, mentre in Italia sono stati diffusi i numeri sugli ordini industriali di dicembre (+1,4%) e sull’inflazione armonizzata per i Paesi dell’UE (+0,4%).

In generale, i mercati continuano a risentire delle persistenti preoccupazioni per la diffusione del coronavirus, alimentate dai nuovi contagi al di fuori della Cina e dai moniti di alcune società, che hanno preannunciato ricavi e utili in calo a causa dell’epidemia.

La Corea del Sud ha riportato 52 nuovi casi diventando il paese con il maggior numero di infettati dopo la Cina, mentre i dati sulle vendite di auto nella prima economia asiatica hanno evidenziato un crollo del 92% su base annua nei primi 16 giorni di febbraio.

L’incertezza favorisce i beni rifugio, in particolare l’oro in continua ascesa sui massimi da sette anni a 1.640 dollari l’oncia.

Acquisti anche sui titoli di stato, con il rendimento del Treasury decennale statunitense sotto l’1,5% per la prima volta da settembre. In Italia, il tasso sul Btp si mantiene intorno allo 0,9%, con un differenziale dal Bund tedesco di pari scadenza sostanzialmente invariato a 134 punti base.

Sul Forex, l’euro/dollaro recupera terreno portandosi a 1,085 mentre il cambio fra biglietto verde e yen ritraccia a 111,7 dopo aver superato quota 112.

In rosso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,9%) a 58,2 dollari e il Wti (-1,3%) a 53,1 dollari al barile.

Tornando a Piazza Affari, fra le blue chip spicca Telecom Italia (+3,8%) spinta dall’interesse di KKR per la rete fissa. Ancora in spolvero Nexi (+1,5%), mentre arretrano Tenaris (-4,4%) e Azimut (-5,8%).