La Borsa scommette su un matrimonio per Mps. Le azioni dell’istituto di Siena guadagnano il 3,9% a 2,1 euro con buoni volumi degli scambi, in controtendenza rispetto all’indice di settore (-1,3%).
Attorno alle 12:00 hanno già raggiunto i 6,5 milioni di pezzi passati di mano, contro la media degli ultimi tre mesi pari a 6,3 milioni al giorno. Ma nelle ultime tre sedute i volumi erano schizzati all’insù (18,4 milioni martedì, 30,3 milioni mercoledì e 38,3 milioni giovedì).
La Borsa non ha quindi preso male la decisione di Marco Morelli, amministratore delegato negli ultimi tre anni, di rendersi indisponibile per un rinnovo del mandato. Anzi, il fatto che il manager che ha accompagnato la banca fuori dal guado vada via è interpretato come un segnale che la vicenda Mps sia destinata a una chiusura positiva accorpandosi a un altro gruppo.
A questo riguardo il mercato spera che anche l’istituto toscano possa rientrare nei giochi del riassetto bancario. Magari attraverso una mossa di Ubi per respingere l’offerta di Intesa Sanpaolo che è stata bocciata e giudicata irricevibile da parte dei soci appartenenti al patto di sindacato Car.
