L’indice Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo dello 0,4% a 24.773 punti dopo aver toccato nel corso della settimana i massimi dalla crisi del 2008. A pesare il rinnovato timore per la diffusione del coronavirus ed il possibile impatto sull’economia mondiale.
L’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia ha concluso l’ottava con un ribasso complessivo del 3,1%, nettamente peggiore rispetto all’Euro Stoxx Prodotti e Servizi industriali che contiene le perdite lasciando sul terreno lo 0,9 per cento.
Vendite generalizzate su tutti i titoli del comparto. Tra le big cap Prysmian ha fermato la propria corsa chiudendo con un -2,7%w/w, mentre Leonardo dopo cinque sedute caratterizzate da vendite sul titolo, ha lasciato sul terreno il 3,9 per cento.
Tra le mid cap Salini Impregilo ha fatto registrare un -1,5% w/w, mentre Fincantieri e Danieli hanno concluso l’ottava in calo rispettivamente del 2,8% w/w e del 5,1% w/w.
Si ricorda che nella seduta di lunedì Danieli ha annunciato la ricezione di una nuova commessa in Ohio per l’installazione di una fonderia.
Male anche le small cap, con Trevi peggiore del settore che ha chiuso a -10,4% w/w e Astaldi che in linea con l’indice di settore ha perso il 3,2%.