Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha lasciato sul terreno il 4,1%, registrando una performance in linea con l’andamento del corrispondente indice settoriale europeo (-4,1%), in una giornata rossa per le Borse Europee che ha visto il Ftse Mib perdere il 5,4 per cento.
L’incremento dei casi di coronavirus fuori dalla Cina ha innescato una brusca correzione dell’azionario, alimentando i timori per l’impatto dell’epidemia sulle economie di altri Paesi e sulla crescita globale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha manifestato preoccupazione per il crescente numero di contagi che non sembrano avere un chiaro legame con l’epicentro in Cina, mentre il G-20 ha ammesso l’esistenza di un grave rischio per l’economia mondiale e ha concordato di agire in caso di intensificazione dell’impatto dell’epidemia.
Atlantia, unica big del comparto, ha ceduto il 4,5 per cento. Secondo le indiscrezioni circolate lo scorso venerdì, l’avvocatura dello Stato avrebbe informato la presidenza del consiglio sottolineando come difficilmente una revoca della concessione in mano ad Aspi sarebbe in grado di superare il vaglio della Corte di Giustizia Europea.
Deboli anche tutti gli altri titoli del settore, con Inwit a limitare i danni (-1,7%) e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (-9,1%) e FNM (-11,1%) in coda al settore.