Mercati – Prevale ancora l’incertezza, Piazza Affari torna a -0,8%

Giornata debole per Milano e le altre borse europee, nonostante il tentativo di rimbalzo in apertura e la partenza positiva di Wall Street.

Il Ftse Mib ha recuperato terreno rispetto ai minimi intraday ma viaggia ancora in ribasso dello 0,8% a 23.240 punti, sottotono come il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-1%), il Ftse 100 di Londra (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%).

Oltreoceano, Dow Jones (+0,3%), S&P 500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,3%) scambiano in frazionale rialzo dopo le perdite subite nell’ultima seduta, la peggiore da circa due anni per i listini a stelle e strisce, nonostante i profit warning lanciati da United Airlines e Mastercard a causa del coronavirus.

La diffusione dell’epidemia al di fuori dei confini cinesi continua infatti a preoccupare le società e gli investitori, penalizzando i mercati azionari che salvo qualche eccezione hanno annullato i guadagni da inizio anno. Il tutto nonostante la cautela dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui è ancora presto per parlare di una pandemia globale.

Sul Forex l’euro/dollaro viaggia poco mosso a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e yen arretra per la terza seduta consecutiva a 110,5. In rialzo la sterlina a 1,298 dollari, dopo che il governo britannico ha approvato il testo del mandato per negoziare le future relazioni con l’Unione europea dopo la Brexit.

Fra le materie prime l’oro ritraccia a 1.650 dollari l’oncia, mentre continuano ad indebolirsi le quotazioni del greggio con il Brent a 55,4 (-0,7%) dollari e il Wti a 51,2 (-0,5%) dollari al barile.

Sull’obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale statunitense si mantiene sui minimi dal 2016 in area 1,36%, mentre in Italia il Btp a dieci anni scende sotto l’1% a 98 centesimi, con uno spread dal Bund tedesco di circa 148 punti base.

A Milano, fra le big cap, le vendite si concentrano in particolare su Diasorin (-3,2%), Banco Bpm (-2,4%) e Amplifon (-2,3%), mentre avanzano Cnh (+2,8%) e Nexi (+1,7%). Poco mossa A2A (+0,1%) dopo i conti preliminari del 2019.