Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia l’ottava con un rosso del 6,5% e al di sotto dell’omologo europeo (-3%), risentendo della frenata del comparto bancario (-5,4%) e facendo peggio del Ftse Mib (-5,4%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina, in saliscendi.
Anche sul fronte italiano è scattato qualche timore legato al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale ritraccia Nexi (-8,6%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie. In rosso Exor (-6,4%), mossasi in scia all’andamento delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap rallentano Banca Ifis (-5,3%), alle prese con l’implementazione del piano industriale e che ha piazzato un bond, Cerved (-2,9%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (-5,1%).
Tra le Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-3,4%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.