“Il comitato direttivo del Patto dei Mille, in attesa di convocare l’assemblea, ha valutato negativamente l’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo, ritenendo che l’ipotesi di concambio – 17 azioni Intesa contro 10 Ubi – sottovaluti significativamente il valore intrinseco del titolo Ubi e non consideri adeguatamente le sue prospettive reddituali”.
È questa la posizione dei soci del patto di consultazione denominato Patto dei Mille, che raggruppa l’1,6% del capitale di Ubi, al termine della riunione tenutasi ieri per una prima valutazione dell’offerta lanciata dalla banca guidata da Carlo Messina. È quanto riportano le agenzie di stampa.
L’operazione proposta “non tutela adeguatamente gli interessi dei soci”, aggiungono in una nota dal patto e che dal punto di vista industriale “avrebbe conseguenze negative sul capitale umano, vero punto di forza di un istituto di credito, nonché sul ruolo centrale di Ubi quale storica banca del territorio, anche alla luce dell’ipotizzata cessione di sportelli bancari a un altro istituto”.
Il patto di consultazione denominato Sindacato Azionisti Ubi Banca, a cui fa capo l’8,4% del capitale della banca, hanno rinviato la riunione inizialmente fissata per ieri per una prima valutazione dell’Ops annunciata da Intesa Sanpaolo a causa delle disposizioni contro la diffusione del coronavirus.
