Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha lasciato sul terreno il 4,9%, al di sotto del corrispondente europeo (-3,2%).
Un avvio di settimana difficile le borse internazionali, appesantite dalla paura per la diffusione del coronavirus. Milano chiude in coda cedendo il 5,4%.
L’incremento dei casi di coronavirus fuori dalla Cina ha innescato una brusca correzione dell’azionario, alimentando i timori per l’impatto dell’epidemia sulle economie di altri Paesi e sulla crescita globale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha manifestato preoccupazione per il crescente numero di contagi che non sembrano avere un chiaro legame con l’epicentro in Cina, mentre il G-20 ha ammesso l’esistenza di un grave rischio per l’economia mondiale e ha concordato di agire in caso di intensificazione dell’impatto dell’epidemia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è balzato di oltre 10 punti base rispetto alla chiusura di venerdì scorso, attestandosi a 145 pb, con il rendimento del decennale italiano in rialzo a 0,97%.
Seduta da dimenticare per il comparto utility, a partire dalle Big, con perdite comprese tra i 4 e i 6 punti percentuali.
Tra le Mid la peggiore è stata Falck Renewables che ha lasciato sul terreno il 7 per cento.
Infine, tra i titoli a minore capitalizzazione, unica in controtendenza Alerion Clean Power (+6,1%), mentre in coda Biancamano (-6,7%).