Il Ftse Mib di Milano ha chiuso le contrattazioni a 23.422 punti in rialzo dell’1,4%, sovraperformando gli altri principali indici del Vecchio Continente. L’Ibex35 di Madrid ha guadagnato lo 0,7%, il Ftse 100 di Londra lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,1% mentre il Dax30 di Francoforte ha ceduto lo 0,1%.
Intorno alle ore 17:50, Wall Street si muove in rialzo con il Dow Jones a +1,3%, lo S&P500 a +1,3% e il Nasdaq a +1,7%.
Il sentiment sui mercati ha registrato un miglioramento nel corso della seduta con gli investitori che sembrano aver momentaneamente digerito le evidenze di una diffusione del contagio al di fuori della Cina.
Ricordiamo in merito come nelle due precedenti sessioni i timori riguardanti il coronavirus hanno scatenato un sell-off generale che ha interessato anche i principali indici americani: lo S&P 500 ha vissuto il peggior back to back dal 2015 e il Dow Jones ha perso in due giorni oltre 2.000 punti, realizzando una delle discese più sensibili di sempre.
Una situazione che ha suscitato l’interesse del Presidente Donald Trump che questa sera, alle ore 00:00 italiane, terrà una conferenza stampa sul coronavirus. Il Presidente degli States sembrerebbe intenzionato ad attaccare i media mondiali, rei di amplificare lo spettro di tale minaccia.
Rassicurazioni sul fronte contagi sono arrivate nel frattempo dalla Cina dove i casi di coronavirus sembrano essere entrati in una fase di stabilizzazione. Le attenzioni degli investitori restano tuttavia rivolte prevalentemente verso eventuali segnali di intervento da parte delle banche centrali per contrastare l’impatto del virus.
Sul fronte dei dati macro, le richieste di mutui MBA negli Stati Uniti hanno registrato un incremento del 1,5% nella settimana chiusa il 21 febbraio, dopo il calo del 6,4% della precedente settimana.
Intanto sul Forex, l’euro guadagna terreno nei confronti del dollaro in area 1,0887 (Eur/Usd) mentre l’Usd si rafforza nel cambio con lo yen a 110,47 (Usd/Yen).
Tra le materie prime, l’oro scende a 1.639 dollari l’oncia con il WTI (-0,3%) a 49,77 dollari al barile e il Brent (-0,8%) a 53,83 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale scende leggermente allo 0,99% con il relativo spread verso il bund tedesco in lieve discesa a 149 punti base.
A Piazza Affari, Saipem chiude in testa al Ftse Mib (+4,9%) dopo i preconsuntivi del 2019. Acquisti anche su FCA (+4,6%) e Telecom Italia (+3,5%). In coda Ferrari (-0,6%) e A2A (-1,2%).