Mercati – Milano sulla parità in un’Europa preoccupata dal virus

Il Ftse Mib di Milano viaggia sulla parità in area 23.090 punti (flat), sovraperformando le altre principali piazze europee. Il Dax di Francoforte cede l’1,3%, il Cac 40 di Parigi lo 0,8%, il Ftse 100 di Londra lo 0,5% e l’Ibex di Madrid lo 0,7 per cento.

I mercati continuano a scontare i crescenti timori legati al diffondersi del coronavirus fuori dalla Cina dopo il sell-off che ha caratterizzato gli ultimi due giorni.

Le preoccupazioni riguardanti il propagarsi del contagio hanno provocato negli Stati Uniti la seconda seduta consecutiva di forti vendite, con il peggior back to back dal 2015 per lo S&P 500 e con il Dow Jones che in due giorni ha perso oltre 2.000 punti realizzando una delle discese più sensibili di sempre.

Indicazioni positive sembrano arrivare invece dalla Cina dove i casi di coronavirus sono in fase di stabilizzazione.

Gli investitori restano quindi alla finestra aspettando anche segnali di un intervento da parte delle banche centrali per contrastare l’impatto del virus, mentre il mercato comincia a scontare un significativo rallentamento della crescita globale.

La Federal Reserve sta monitorando attentamente l’evolversi dell’epidemia, anche se secondo il numero due dell’istituto di Washington, Richard Clarida, è ancora troppo presto per dire se vi sarà un significativo cambiamento dell’outlook.

Intanto sul Forex, scende il cambio Eur/Usd in area 1,0874. In rafforzamento il dollaro anche verso lo yen a 110,44 (Usd/Yen).

Tra le materie prime, l’oro scambia a 1.649 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del greggio cedono terreno con il WTI (-0,9%) a 49,47 dollari al barile e il Brent (-1,1%) a 53,67 dollari al barile. Nel pomeriggio saranno diffusi i dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1%, con il relativo spread verso il bund tedesco a 151 punti base.

Tornando a Piazza Affari, Telecom Italia guida il principale indice milanese (+3,3%). Denaro anche su Saipem (+3,2%) dopo i preconsuntivi del 2019. In coda Amplifon (-1,4%) e Ferrari (-2,3%).