Saipem ha terminato il 2019 con ricavi a 9.099 milioni (in linea con la guidance) rispetto agli 8.526 del 2018, in crescita del 6,7%. L’aumento del fatturato è dovuto all’incremento dei volumi registrato nelle divisioni Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Onshore. Sostanzialmente flat (-0,3%) l’E&C Offshore.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda adjusted è cresciuto del 22% a 1.226 milioni (1.065 milioni al netto degli effetti dell’applicazione dell’IFRS 16), con una marginalità al 13,5% (+170 punti base), grazie soprattutto al miglioramento dell’efficienza operativa della divisione Engineering & Construction Onshore (+230 bp al 5,4%).
L’Ebit adjusted è aumentato del 14% a 609 milioni con una marginalità al 6,7%, in lieve miglioramento (+40 punti base) rispetto allo scorso esercizio.
Il risultato netto adjusted è passato da 25 milioni a 165 milioni con un incremento dovuto, oltre alla variazione positiva dell’Ebit adjusted, al miglioramento del saldo della gestione finanziaria e il significativo decremento della gestione fiscale, in parte compensati dall’aumento del risultato di terzi.
La società ha chiuso l’esercizio con un risultato netto pari a 12 milioni (rispetto alla perdita di 472 milioni del 2018), che rispetto al risultato netto adjusted sconta la svalutazione di immobilizzazioni materiali per 58 milioni, le svalutazioni di un jack up per 22 milioni e di circolante per 63 milioni, il rilascio di accantonamenti per contenziosi per l’ammontare di 38 milioni e oneri da riorganizzazione per 48 milioni.
L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 compresi gli effetti dell’IFRS 16 ammonta a 1.082 milioni (472 milioni ante IFRS 16), in diminuzione di 624 milioni rispetto al 31 dicembre 2018.
La riduzione è dovuta agli anticipi netti su nuove acquisizioni di progetti nel 2019, alla riprogrammazione di alcuni investimenti, agli incassi da risoluzione di arbitrati durante l’anno e al contributo dell’attività di recupero di crediti scaduti.
Nel corso del nel 2019, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 17.633 milioni (8.753 milioni nel 2018). Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 ammonta a 21.153 milioni (5.611 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 13.007 milioni nell’Engineering & Construction Onshore, 737 milioni nel Drilling Offshore e 1.798 milioni nel Drilling Onshore), di cui 7.532 milioni da realizzarsi nel 2020.
Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 31 dicembre 2019 ammonta a 24.778 milioni, di cui 8.347 milioni da realizzarsi nel 2020.
Infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti di approvare un dividendo ordinario, rinveniente da riserve distribuibili da utili di esercizi precedenti portati a nuovo, di 0,01 euro per azione ordinaria e di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento il 20 maggio 2020 (data stacco cedola 18 maggio 2020 e record date 19 maggio 2020).