Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dello 0,7% e “battendo” l’omologo europeo (-1,8%), risentendo della nuova frenata del comparto bancario (-1,8%) e tenendo meglio del Ftse Mib (-1,4%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina.
Anche sul fronte italiano è scattato qualche timore legato al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia.
Il nuovo rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale risale Nexi (+1,2%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie. Sottotono Exor (-0,4%), mossasi in scia all’andamento contrastato delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap resistono Banca Ifis (+0,2%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (+0,4%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre frena doValue (-1,2%).
Tra le Small Cap tiene Banca Intermobiliare (0,0%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.