“I dati del bilancio 2019 consegnano il miglior risultato di utile netto della nostra storia in un anno che si era presentato come particolarmente sfidante”.
È con queste parole che Marco Carreri, Ad di Anima Holding, ha commentato i conti del 2019.
I ricavi si sono attestati a 358,3 milioni (+10,6% a/a), al cui interno le commissione d’incentivo sono salite a 48,2 milioni (+137,1% su base annua), mentre le commissioni nette di gestione a 284 milioni (+1,2% rispetto al 2018).
I costi operativi sono rimasti stabili a 133,7 milioni, al cui interno sono state computate le rettifiche di valore nette per 53,9 milioni (47,5 milioni nel periodo di confronto). I costi per il personale sono cresciuti a 43,4 milioni (+4,3% su base annua), mentre gli altri costi sono scesi a 90,3 milioni (-2% rispetto al 2018).
Tali dinamiche hanno portato a un risultato di gestione pari a 224,6 milioni (+18,2% rispetto al periodo di confronto) e a un utile netto reported di 145,8 milioni (+19,5% rispetto al 2018).
L’utile netto “normalizzato”, che non considera costi o ricavi straordinari e ammortamenti di intangibili a vita definita relativi alla Purchase Price Allocation, si è attestato a 185,1 milioni (+13% rispetto al 2018).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2019 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 223,3 milioni (311,6 milioni a fine 2018).
