Il Cda di Isagro ha esaminato i dati preconsuntivi 2019. Dati che, come nel caso dei pro-forma 2018, trattano Isagro Asia come attività in dismissione.
Nel dettaglio la società stima per l’esercizio un fatturato consolidato a 105 milioni a fronte dei 125 milioni del pro-forma 2018. Una diminuzione in linea con le previsioni di dicembre e con quanto allora anticipato, imputabile a minori acquisti nell’anno da parte di due clienti (uno in Italia e l’altro negli Stati Uniti), per esigenze di de-stocking, nonché a minori ricavi da Accordi di M/L termine.
Si attende un Ebitda negativo per 3 milioni a fronte di un valore pro-forma 2018 positivo per 9 milioni, andamento prevalentemente riconducibile ai mancati margini del minor fatturato, nonché a maggiori costi di R&S.
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2019 è stimata a debito per 34 milioni rispetto ai 45 milioni al 31 dicembre 2018. Il valore della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 riflette, a seguito della cessione di Isagro Asia, una cassa pari a 47 milioni.
La società segnala che la ridefinizione del modello di business, entrata in una fase attuativa lo scorso mese di dicembre con la cessione della società interamente controllata Isagro Asia Private Limited, è proseguita con ulteriori approfondimenti e sono allo stato in corso contatti e trattative plurimi che si ritiene potranno meglio definirsi nel corso delle prossime settimane.
Isagro, dopo aver già comunicato in passato la propria decisione strategica di non investire più nello sviluppo di nuove molecole di chimica organica originate dalla propria Ricerca Innovativa, sta lavorando allo sviluppo di un nuovo modello di business che dovrà basarsi prevalentemente su prodotti di origine biologica e naturale.
Tale sviluppo sarà finanziato tramite operazioni di natura straordinaria volte a fare emergere, attraverso la cessione di asset relativi a prodotti e molecole di origine chimica, come già avvenuto per la dismissione della partecipazione in Isagro Asia, componenti di valore ad oggi non adeguatamente espresse; dette operazioni saranno accompagnate dalle necessarie misure di ridefinizione organizzativa.
Alla luce di tutto quanto detto sopra il CdA ha deliberato di rimandare la discussione e l’approvazione del bilancio 2019 al prossimo 28 aprile mentre l’assemblea che sarà chiamata ad esaminare i conti si terrà entro fine giugno.