Mercati – Ancora pesanti in scia a nuovi contagi da virus, Milano chiude a -2,7%

Altra seduta in rosso per Piazza Affari e le altre borse europee, ancora appesantite dai timori legati alla diffusione del coronavirus.

Il Ftse Mib chiude in ribasso del 2,7% a 22.799 punti, seguito dal Dax di Francoforte (-3,2%), il Cac 40 di Parigi (-3,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-3,4%) e il Ftse 100 di Londra (-3,5%). Oltreoceano arretrano anche Dow Jones (-2,2%), S&P 500 (-2,1%) e Nasdaq (-2,4%), con Microsoft a -3,5% dopo essersi allineata ad altri colossi, tra cui Apple, nel mettere in guarda contro i possibili impatti del virus sulla propria supply chain.

I mercati continuano a scontare l’incremento dei contagi al di fuori dei confini cinesi e la possibilità che l’emergenza possa protrarsi a lungo, con effetti significativi sulla crescita globale. Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia, i nuovi contagi al di fuori della Cina hanno superato quelli all’interno del Paese asiatico.

Corea del Sud, Giappone e Italia si confermano le nazioni più colpite oltre la Cina, mentre negli Stati Uniti è stato riscontrato il primo caso senza apparenti legami con viaggi all’estero o con pazienti infetti. Il direttore generale dell’OMS ha ammesso che l’epidemia ha il potenziale per diventare una pandemia e al momento si trova in una fase decisiva.

In questa situazione gli operatori si attendono misure di sostegno economico da parte delle banche centrali. La People’s Bank of China ha già garantito ampia liquidità attraverso tagli mirati del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, assicurando una politica monetaria prudente e flessibile. Christine Lagarde, numero uno della Bce, ha invece smorzato le prospettive di un intervento imminente da parte dell’Eurotower in risposta al coronavirus.

Intanto, Goldman Sachs ha tagliato a zero le prospettive di crescita dei profitti delle società statunitensi, mentre la Germania sta valutando potenziali stimoli per arginare gli effetti economici del coronavirus. L’Arabia Saudita ha interrotto le visite religiose che attirano milioni di fedeli.

Gli investitori continuano a prediligere i beni rifugio, con l’oro in area 1.648 dollari l’oncia e il rendimento del Treasury statunitense ancora in calo all’1,28 per cento. In Italia, invece, lo spread Btp-Bund si amplia ulteriormente di 12 bp a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,07 per cento.

Le quotazioni del greggio proseguono la propria discesa a picco, con il Brent (-3,2%) a 51,2 dollari e il Wti (-4,1%) a 46,8 dollari.

Sul Forex, il dollaro perde terreno nei confronti delle principali valute, consentendo all’euro di apprezzarsi a 1,0975 sul biglietto verde mentre il cambio dollaro/yen scende a 110.

Con riferimento ai dati macro, la seconda lettura sul Pil statunitense del quarto trimestre 2019 ha confermato il +2,1% della prima stima. Gli ordini di beni durevoli hanno evidenziato una flessione (-0,2%) inferiore alle attese mentre le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione sono state superiori alle aspettative.

Tornando a Piazza Affari, infine, le vendite hanno investito quasi tutti i titoli del Ftse Mib, ad eccezione di Cnh (+0,9%) e Recordati (+0,05%). Limitano i danni anche Telecom Italia (-0,25%) e le utilities, mentre in coda al listino principale si collocano Stm (-6,9%) e Juventus (-6,1%).