Mercati Usa – Prevista apertura ancora in rosso

I futures sull’azionario Usa cedono l’1,3-1,5%, preannunciando una partenza ancora in rosso a Wall Street in un clima di mercato che non sembra dare segnali di recupero dopo il sell-off degli ultimi giorni innescato dal diffondersi del coronavirus fuori dalla Cina.

Chiusura debole ieri per i principali indici americani, che hanno fallito il tentativo di rimbalzo dopo una partenza positiva. Sopra la parità solo il Nasdaq (+0,2%), mentre S&P 500 e Dow Jones hanno perso rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5 per cento.

Sul fronte macro, la seconda lettura preliminare del Pil Usa ha evidenziato che nel quarto trimestre 2019 l’economia statunitense è cresciuta del 2,1% su base trimestrale, in linea alle attese e alla rilevazione precedente.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attestate a 219 mila unità, rispetto alle 212 mila stimate dagli analisti e alle 211 mila della rilevazione precedente (rivista da 210 mila).

I mercati continuano a essere appesantiti dai timori legati al propagarsi dell’epidemia, con i numeri di nuovi casi registrati fuori dai confini cinesi che ha superato per la prima volta quelli nel colosso asiatico.

Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che il rischio coronavirus negli Stati Uniti è ancora molto basso affidando al vicepresidente Mike Pence il team costituito per rispondere alla crisi sanitaria, mentre le autorità americane hanno riscontrato il primo caso di contagio senza connessioni con viaggi all’estero o altri pazienti.

Intanto Microsoft si è aggiunta al gruppo di società che hanno messo in guardia circa l’impatto del virus sulla supply chain, emettendo un warning sulle vendite dopo quello di Apple degli scorsi giorni.

Gli investitori ora attendono le risposte delle banche centrali, aumentando le aspettative che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse per contenere gli effetti dell’epidemia, mentre la Bce si è detta molto preoccupata per la diffusione del virus.

Infine, la People’s Bank of China ha dichiarato che garantirà un’ampia liquidità attraverso tagli mirati del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche al momento opportuno e manterrà una politica monetaria prudente e flessibile a sostegno dell’economia.