Obbligazioni – Si impenna il rendimento dei Btp

Accelerano al ribasso i listini europei, ancora appesantiti dai timori legati alla diffusione del coronavirus, con perdite oltre i tre punti percentuali.

I mercati hanno avvertito prepotentemente non solo la forte preoccupazione espressa dalla Banca Centrale europea, nella persona del nuovo consigliere esecutivo Isabel Schnabel, ma anche le dichiarazioni del banchiere centrale olandese e consigliere Bce, Klaas Knot, secondo cui probabilmente l’effetto di questa epidemia sarà peggiore a livello globale della Sars di 20 anni fa, anche se per ora è ancora troppo presto per misurarne accuratamente l’impatto.

In Italia la situazione ha però una peculiarità tutta sua. Cresce il numero di Paesi che bloccano gli arrivi dall’Italia o emettono ‘warning travel’ in conseguenza dei recenti bollettini medici che indicano 14 vittime da coronavirus.

E così, nonostante le rassicurazioni del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sul buono stato di salute dei conti pubblici, le ricadute del virus sull’economia della penisola hanno portato Prometeia ha tagliare la stima del Pil per il primo trimestre e per l’intero 2020 a -0,3%.

L’istituto di analisi economica stima come molto probabile che, pur assumendo che si mettano in atto politiche di sostegno alle imprese in difficoltà e che la situazione tenda a normalizzarsi entro metà marzo, si configuri una condizione di recessione tecnica, con due trimestri consecutivi di caduta del Pil. Sarebbe la quarta recessione dal 2009, a detta di Prometeia.

Chiara quindi la direzione presa dai Btp italiani, opposta a quella che accomuna quella dei principali benchmark europei. In dettaglio, i rendimenti delle principali scadenze balzano di dieci centesimi, portando lo yield del decennale a 1,09% e, con un Bund che si alleggerisce di 5 centesimi, lo spread si amplia ulteriormente superando i 160 punti base.

Intanto, oltreoceano, il Treasury Bond decennale lima altri quattro centesimi rispetto alla rilevazione mattutina e scende a 1,26%. Sul Forex, il dollaro perde terreno, consentendo all’euro di apprezzarsi a 1,098 sul biglietto verde.