Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,6% e “battendo” l’omologo europeo (+0,6%), beneficiando delle prove di recupero del comparto bancario (+1,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,4%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus con epicentro la Cina.
Anche sul fronte italiano è scattato qualche timore legato al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia.
Il tentativo di rimbalzo del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale bene Nexi (+3,5%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, ed Exor (+1,6%), mossasi in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+1,9%), alle prese con l’implementazione del piano industriale. Rallenta Cerved (-0,2%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre risale doValue (+4,7%).
Tra le Small Cap ok Banca Intermobiliare (+2,4%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.