Eni – Creare valore nella transizione energetica

Eni ha annunciato un nuovo piano di lungo termine al 2050 che pone l’obiettivo di creare valore nella transizione energetica, attraverso una strategia in grado di coniugare il continuo sviluppo in un mercato dell’energia in forte evoluzione con una significativa riduzione dell’impronta carbonica del portafogli.

Il gruppo è infatti pronto a una nuova fase di evoluzione del proprio modello di business fortemente orientato alla creazione di valore nel lungo termine, che combina la sostenibilità economico finanziaria con quella ambientale.

I principi guida del piano sono la massimizzazione dell’integrazione lungo tutta la catena del valore, la conferma di una rigorosa disciplina finanziaria nelle politiche di investimento e una solida struttura patrimoniale a sostegno della generazione di cassa, il mantenimento di una politica di remunerazione progressiva degli azionisti.

Sulla base di questi principi sono state definite strategie e obiettivi operativi al 2035 e al 2050, che delineano il percorso evolutivo e integrato dei singoli business. La velocità dell’evoluzione e il contributo relativo dei business dipenderanno dall’andamento del mercato, dallo scenario tecnologico e dalla normativa di riferimento.

I principali obiettivi del piano riguardano:

  • Crescita della produzione upstream a un tasso annuo del 3,5% fino al 2025, successivo flessibile declino principalmente nella componente olio. La produzione gas al 2050 costituirà circa l’85% della produzione totale.
  • Resilienza e flessibilità delle riserve 3P: 20 $/bl di breakeven medio, incasso del 94% del loro valore entro il 2035 assumendo un prezzo Brent costante a 50 $/bl. Flessibilità nel modulare investimenti futuri di esplorazione e sviluppo in funzione dell’evoluzione del mercato.
  • Sostenibilità delle produzioni gas: progetti di conservazione delle foreste e di cattura e stoccaggio della CO2 per un totale di oltre 40 milioni di tonnellate/anno al 2050. Produzione di energia elettrica da gas associata a 3 progetti di cattura e stoccaggio della CO2 che integrerà al meglio la fornitura da rinnovabili.
  • Rinnovabili in forte crescita a oltre 55 GW al 2050. Sviluppo in prevalenza nei paesi OECD per la fornitura di energia elettrica ai clienti, previsti nel mercato retail in aumento oltre i 20 milioni al 2050.
  • Raffinazione: graduale conversione dei siti italiani ricorrendo a nuove tecnologie per la produzione di prodotti decarbonizzati da riciclo di materiali di scarto. Incremento della capacità della raffinazione “bio” a 5 milioni di tonnellate, palm oil free a partire dal 2023, 7 anni prima del limite previsto dalla regolamentazione europea.
  • Marketing: trasformazione da stazioni di servizio a punti di vendita per la distribuzione esclusiva di carburanti sostenibili di nuova generazione e altri servizi differenziati.
  • Chimica: conversione progressiva dei siti esistenti ricorrendo a tecnologie per produzioni più specializzate, “bio” e riciclo delle plastiche.

L’evoluzione del portafoglio di business avrà un impatto significativo sulla riduzione dell’impronta carbonica, i cui obiettivi sono fissati fin da ora.

In particolare, Eni perseguirà una strategia che punta a ottenere al 2050 la riduzione dell’80% delle emissioni nette scope 1, 2 e 3, riferibili all’intero ciclo di vita dei prodotti energetici venduti e del 55% dell’intensità emissiva rispetto al 2018, rinforzando inoltre il proprio ruolo di attore globale nel mercato dell’energia, facendo leva su un mix di portafoglio delle proprie attività sempre più bilanciato e integrato.