Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto il 2,9%, sottoperformando lievemente il Ftse Mib (-2,7%) e il corrispondente indice settoriale europeo (-2,9%).
I mercati continuano a scontare l’incremento dei contagi al di fuori dei confini cinesi e la possibilità che l’emergenza possa protrarsi a lungo, con effetti significativi sulla crescita globale. Corea del Sud, Giappone e Italia restano i Paesi più colpiti dopo la Cina, mentre negli Stati Uniti è stato riscontrato il primo caso senza apparenti legami con viaggi all’estero o contatti con pazienti infetti. Intanto Microsoft si è allineata ad altri colossi, tra cui Apple, mettendo in guarda contro i possibili impatti dell’epidemia sulla propria supply chain. In questa situazione gli operatori si attendono misure di sostegno economico da parte delle banche centrali. La People’s Bank of China ha già garantito ampia liquidità attraverso tagli mirati del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, assicurando una politica monetaria prudente e flessibile.
Atlantia, unica big del comparto, ha lasciato sul terreno il 2,7 per cento.
Deboli anche le restanti società del settore con Aeroporto di Bologna (-4,2%), Toscana Aeroporti (-4,3%), Autostrade Meridionali (-4,7%) e FNM (-5,5%).