Mercati – Il virus continua a far paura, Milano a -3% con l’Europa

Prosegue anche nell’ultima seduta di febbraio il sell-off sui mercati internazionali, appesantiti dalla diffusione del coronavirus a livello mondiale.

A Milano il Ftse Mib cede il 3% in area 22.120 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-3,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-3,3%), il Ftse 100 di Londra (-3,3%) e il Cac 40 di Parigi (-3,1%).

Pesanti pure i futures di Wall Street, in ribasso di circa l’1%, dopo le perdite di oltre 4 punti percentuali registrate ieri dai listini a stelle e strisce.

L’azionario si appresta così ad archiviare la peggior settimana dalla crisi del 2008, sui timori che l’epidemia possa ulteriormente diffondersi e ripercuotere i propri effetti sulla crescita globale e sui conti societari, come preannunciato tra gli altri da Apple e Microsoft.

Colossi come Citigroup, Goldman Sachs e JPMorgan hanno tagliato a zero le stime di crescita degli utili delle aziende quotate americane per il 2020, lasciando anche intendere che tale previsione possa risultare fin troppo ottimistica.

Il tutto in attesa di possibili interventi da parte delle banche centrali, da cui gli operatori si aspettano una riduzione dei tassi di interesse.

Sul Forex, il dollaro continua ad indebolirsi rispetto alle altre valute, permettendo al cambio con l’euro di risalire a 1,103. Il clima di incertezza favorisce gli acquisti sullo yen, trascinando il cambio con il biglietto verde a 108,8 e il cross con l’euro in area 120. Nel pomeriggio si attendono i dati su scorte all’ingrosso e reddito e spesa personali degli Stati Uniti, oltre all’inflazione tedesca.

Tra le materie prime l’oro rifiata a 1.625 dollari l’oncia dopo il recente rally, mentre non si arresta la discesa delle quotazioni del greggio con il Brent (-3%) a 50,2 dollari e il Wti (-3,6%) a 45,4 dollari.

Sull’obbligazionario, invece, lo spread Btp-Bund si attesta a 175 punti base, in rialzo di quasi 14 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita all’1,15 per cento.

Tornando a Piazza Affari, arretrano tutti i titoli del Ftse Mib eccetto Juventus (+2%). Sottotono in particolare Atlantia (-4,9%), Unicredit (-4,2%) e Stm (-3,6%). In calo anche Eni (-3,5%) dopo la presentazione dei risultati 2019 e del nuovo piano strategico.