Altra partenza in rosso per le azioni Stm, che viaggiano in calo del 3,5% in area 24 euro, registrando una delle peggiori performance dell’indice Ftse Mib (-2,7%).
Già ieri il produttore di microchip aveva chiuso in coda al listino principale, con un calo del 6,9% a 24,86 euro. Da inizio anno il titolo è passato in sostanziale pareggio, bruciando i guadagni che a metà febbraio lo avevano portato ad un picco di 29,35 euro, sui massimi dal 2002. Nelle ultime 52 settimane segna invece un rialzo di circa il 66% per cento.
Le quotazioni dell’azienda italofrancese continuano a risentire in particolare del profit warning lanciato da Apple (-6,5% ieri a Wall Street), maggior cliente di Stm, in conseguenza dello scoppio dell’epidemia di coronavirus in Cina. Il colosso di Cupertino, infatti, ha annunciato che potrebbe mancare i target di fatturato del primo semestre dell’anno 2019-2020, sia a causa della chiusura momentanea degli stabilimenti cinesi, sia per le minori vendite nella prima economia asiatica.
Ricordiamo che nel 2019 Stm ha generato da Apple il 17,6% del proprio fatturato, pari a 1,68 miliardi di dollari su 9,56 miliardi complessivi. Il peso della Mela sul giro d’affari di Stm evidenzia inoltre un trend ascendente, considerando che era pari al 13,1% nel 2018 e al 10,5% nel 2017.
Per quanto riguarda le raccomandazioni degli analisti sul titolo, raccolte da Bloomberg, sono presenti 25 giudizi, di cui 16 positivi, 8 neutrali e 1 negativo, con un target price medio a dodici mesi di 29,88 euro. Una valutazione che incorpora un potenziale upside del 24,5% rispetto agli attuali corsi.