Ottava nera per il Ftse Mib che ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo dell’11,3% a 21.984 punti. Pesanti anche le principali piazze europee.
Ad innescare le vendite i timori circa l’effetto del coronavirus sull’economia mondiale, con la settimana che ha visto il virus diffondersi rapidamente in Italia e nel mondo, facendo intravedere il rischio di una recessione globale.
L’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia ha concluso con un ribasso complessivo del 10,2%, mentre l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi industriali ha lasciato sul terreno il 12,1 per cento.
Entrando nello specifico del settore, tra le big cap Prysmian ha ceduto il 7,6% sull’ottava, mentre Leonardo ha terminato la settimana perdendo complessivamente il 16,2% (-4,1% nella sola seduta di venerdì).
L’ondata di vendite non ha risparmiato le mid e small cap, particolarmente pesanti Fincantieri (-11,5%w/w), Salini Impregilo (-8,8%w/w) e Astaldi (-7,7%w/w), queste ultime due nonostante l’ottimo avvio di ottava innescato dall’approvazione della proposta di concordato preventivo da parte degli obbligazionisti Astaldi.
Limita le perdite Trevi che chiude l’ottava a -3,5%, nonostante la revisione al ribasso delle stime per l’esercizio 2019 e la proroga precauzionale del termine utile per l’esecuzione dell’aumento di capitale. La società ha anche comunicato di aver completato la prima fase della dismissione delle proprie società operanti nel settore oil&gas incassando circa 20 milioni, così come previsto dal piano di rilancio.
Tra le altre notizie, si ricorda che Fincantieri ha visto rafforzata la propria join venture Naviris grazie agli accordi di collaborazione tra Italia e Francia firmati nella serata di giovedì scorso e Danieli (-8%) ha annunciato di aver ricevuto da OMK una nuova commessa per la produzione ed installazione di un “rolling mill” nel sito produttivo russo di Chusovoy.