La società ha approvato il piano industriale per il trimestre 2020-2023 prevedendo nei prossimi anni la prosecuzione del momento positivo per il settore della raffinazione, favorito anche dall’entrata in vigore della normativa IMO-MarpolVI.
Il Gruppo ha individuato cinque priorità strategiche volte a garantire la sostenibilità del business nel prossimo decennio che si preannuncia ricco di sfide ma anche di opportunità. In dettaglio: il completamento del ciclo di investimenti; l’ottimizzazione della produzione e la gestione integrata della supply chain anche grazie ai nuovi strumenti digital; l’ottimizzazione dei costi; il consolidamento del modello che integra elementi sociali ed
ambientali nel core business e la massimizzazione delle opportunità offerte dalla transizione energetica attraverso un piano per lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile.
Le nuove proiezioni indicano quotazioni medie del Brent in ripresa a 55$/bl nel 2020-22, che salgono a 60$/bl nel 2023, mentre il margine di riferimento EMC Benchmark dovrebbe attestarsi a 3,0$/bl nel 2020 per scendere fino a 1,7 $/bl nel 2023.
Entrando nello specifico del piano, Saras prevede lavorazioni in raffineria per 15-15,5 milioni di tonnellate ogni anno. La produzione di energia dall’impianto IGCC è invece prevista tra 4,3 e 4,4 TWh/anno nel 2020 e a 4TWh/anno nel 2021. La società mira inoltre ad un ottimizzazione dei costi, con costi fissi dei segmenti Raffinazione e Generazione di Energia Elettrica che dovrebbero attestarsi tra 350 e 360 milioni l’anno.
Gli investimenti previsti dal piano per la raffineria sono di 712 milioni, ed includono operazioni di mantenimento ed efficientamento della capacità produttiva.
Procede anche la strategia improntata alla sostenibilità e alla transizione energica, tramite l’approvazione di una strategia EGS che andrà ad individuare obiettivi di medio periodo circa tematiche ambientali, sociali e di governance societaria.
L’obiettivo della transizione energetica sarà invece perseguito tramite l’aumento della capacità produttiva rinnovabile e lo sviluppo di una nuova pipeline di progetti “green”, con investimenti previsti per 60 milioni di euro.
Analizzando la redditività attesa, la società prevede per il segmento raffinazione un premio rispetto al margine EMC Benchmark di 2,5-3$/bl nel 2020, di 5,5$/bl nel 2021 e di 5,3$/bl per i due anni successivi.
Il segmento Generazione di Energia Elettrica dovrebbe invece generare un Ebitda comparable di circa 140 milioni nel 2020. Atteso invece stabile l’Ebitda del segmento Marketing.
Infine, si prevede una generazione di cassa della gestione operativa di 1,5 miliardi nel corso del piano. Eventuali risorse in eccesso saranno impiegate nell’ambito dei progetti di transizione energetica.
Confermata infine la politica dei dividendi che prevede il pagamento di una cedola con tra il 40% ed il 60% dell’utile netto comparable.