Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina l’ottava con un forte calo dell’11,7% facendo peggio dell’omologo europeo (-12,7%), risentendo della brusca frenata del comparto bancario (-12,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (-11,3%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se adesso c’è qualche preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus oltre i confini cinesi.
Anche sul fronte italiano è scattato qualche timore legato al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia.
Il pesante stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-18,3%) tra le Mid Cap.
Sul listino principale ritraccia Nexi (-9,9%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie. Male Exor (-11,1%), mossasi in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap in rosso Banca Ifis (-10%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (-8,3%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (-7,1%).
Tra le Small Cap frena Banca Intermobiliare (-1,5%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.