Nelle sedute dal 24 al 28 febbraio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in calo del 13,3%, sottoperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (-11,5%) e il Ftse Mib (-11,3%).
La diffusione del coronavirus al di fuori dei confini cinesi spaventa i mercati, preoccupati per le possibili conseguenze sulla crescita globale. L’Italia in particolare resta uno dei Paesi più colpiti, insieme a Corea del Sud e Giappone, creando timori per l’economia dell’eurozona. La banca centrale cinese ha garantito che manterrà una politica monetaria accomodante, mentre dalla Bce non si attendono interventi a breve. Intanto, gli analisti stanno tagliando le prospettive di crescita del Pil e degli utili a livello globale.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm sprofonda a -13,8% annullando i guadagni da inizio anno, ancora appesantita in particolare dal warning di Apple, primo cliente dell’azienda italofrancese con un peso del 17,6% sul fatturato complessivo del 2019.
Variazione più contenuta, ma comunque negativa, per la tlc Telecom Italia (-6,4%), il cui Cda ha preso atto positivamente dell’offerta di KKR per lo sviluppo della rete in fibra. Inoltre, un consorzio guidato da Ardian sarebbe vicino ad un accordo per l’acquisto del 25% di Inwit.
Negative anche le mid cap e le aziende a minor capitalizzazione, fra cui resiste Techedge (-0,4%).
Contiene la perdita Retelit (-3,6%) dopo l’accordo di joint venture con il socio Libyan Post Telecommunications & Information Technology Company (“LPTIC”) per la costituzione di una società di diritto italiano denominata Retelit Med. Inoltre, Retelit è diventata socio di MIX con una quota pari all’1,12% del capitale.
In calo Digital Bros (-14,4%), con quest’ultima che ha reso noto l’acquisto di tutte le attività detenute da Smilegate Holdings in Starbreeze AB per un ammontare pari a 19,2 milioni.
Diffusi gli aggiornamenti sulle posizioni finanziarie nette a fine gennaio di It Way (-3,1%), Acotel Group (-8%) e Fullsix (-7,6%).