Il consiglio generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, azionista di Ubi Banca con quota del 5,9%, ha esaminato l’offerta pubblica di scambio volontaria lanciata lo scorso 17 febbraio da Intesa Sanpaolo in tandem con Unipol su Ubi Banca. Al termine della riunione, si legge in una nota, “il consiglio ha espresso all’unanimità il sostegno e la condivisione della posizione assunta dal Comitato Azionisti di Riferimento (Car) di Ubi Banca”.
Il Car, il patto di consultazione che aggrega circa il 19% del capitale sociale di Ubi e di cui la Fondazione Crc è il principale aderente, aveva bocciato l’offerta di Intesa Sanpaolo dichiarandola “inaccettabile”.
Il presidente della Fondazione CariCuneo, Giandomenico Genta, è membro del comitato di presidenza del Car.
“La Fondazione Crc ha sempre contribuito, nel suo ruolo di azionista, a porre le condizioni perché Ubi Banca raggiungesse l’attuale solidità e le ottime prospettive di sviluppo, come pienamente riconosciuto dagli analisti nelle ultime settimane, a seguito della presentazione del piano industriale”, prosegue la nota. “Come investitore istituzionale, ma soprattutto come ente filantropico che si occupa dello sviluppo sociale ed economico del territorio, la Fondazione Crc pone grande attenzione alle ricadute locali delle proprie scelte”.