Mercati – Europa rallenta dopo apertura listini Usa, Milano a +0,8%

Si riducono i guadagni delle borse europee dopo la partenza negativa di Wall Street, nonostante le rassicurazioni di governi e banche centrali in merito alla possibilità di stimoli per fronteggiare la diffusione del coronavirus.

A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,8% a 21.800 punti, arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+1,7%), il Cac 40 di Parigi (+1,4%) e il Ftse 100 di Londra (+1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%). Oltreoceano, invece, avvio debole per Dow Jones (-0,7%), S&P 500 (-0,8%) e Nasdaq (-0,8%), reduci da un corposo rimbalzo nell’ultima seduta.

I ministri delle Finanze del G7 hanno concordato di utilizzare tutti gli strumenti appropriati per contrastare il virus e i suoi effetti sull’economia, ma senza specificare nei dettagli quali misure verranno adottate. I governi potranno comunque contare anche sull’appoggio delle banche centrali, che hanno già garantito la disponibilità a adottare misure adeguate.

Intanto però i contagi nel mondo hanno superato quota 90 mila, con oltre 3.100 morti. Ieri, inoltre, l’Ocse ha lanciato un allarme sulla crescita globale, prevedendo un rallentamento su livelli riconducibili all’ultima crisi finanziaria, mentre Trump ha rinnovato alla Fed l’invito ad abbassare i tassi di interesse.

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene in area 1,1125 dopo i dati in linea con le attese su inflazione (+1,2% a/a) e disoccupazione (stabile al 7,4%) dell’eurozona, mentre il cambio fra biglietto verde e yen arretra a 107,7.

Tra le materie prime l’oro oscilla in area 1.600 dollari l’oncia, mentre recuperano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+1,8%) a 52,8 dollari e il Wti (+2,2%) a 47,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna sopra quota 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano nuovamente in rialzo all’1,11 per cento

Tornando a Piazza Affari, proseguono gli acquisti su Poste Italiane (+4,4%), seguita da Amplifon (+3,6%) e Fineco (+3%). Scivolano in negativo invece i bancari Banco Bpm (-5,5%) dopo la pubblicazione del piano e Bper (-2%), oltre a Telecom Italia (-2%).