Partenza poco sotto la parità a Wall Street, in un contesto in cui continua a prevalere l’incertezza a causa dell’impatto dell’epidemia di coronavirus sulla crescita globale. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,2%, il Dow Jones lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,5 per cento.
Dalla riunione dei ministri delle finanze e dei banchieri centrali del G7 di oggi è emerso l’impegno a usare gli strumenti necessari per arginare i rischi al ribasso legati al diffondersi del virus, spiegando che i ministri sono pronti ad agire anche attraverso manovre di bilancio se necessario.
Nel comunicato si legge inoltre che le banche centrali continueranno a svolgere il loro mandato e a sostenere la stabilità dei prezzi e la crescita economica, mentre domani si riuniranno domani si incontreranno i 27 ministri delle Finanze dell’Ue e la Bce.
È improbabile però che verrà presa una decisione in merito a qualsiasi azione concreta in risposta all’epidemia, fornendo piuttosto l’occasione per fare il punto della situazione e organizzare la prima fase di coordinamento di un intervento.
Intanto il biglietto verde arretra leggermente nei confronti delle altre valute, mentre aumentano le aspettative che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse nella prossima riunione di marzo. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,112, mentre il dollaro/yen scende a 107,8.
Tra le materie prime l’oro si riporta sopra quota 1.600 dollari l’oncia, mentre prosegue il recupero delle quotazioni del greggio dopo il crollo della scorsa settimana con il Brent (+2,4%) a 53,1 dollari e il Wti (+2,5%) a 47,9 dollari.
A sostenere i prezzi del petrolio contribuisce il crescente ottimismo sulla possibilità che l’Opec decida di aumentare i tagli alla produzione, in vista della riunione che si terrà a Vienna tra il 5 e il 6 marzo.
Nel comparto del reddito fisso, infine, in calo i rendimenti dei Treasury, con il tasso sul decennale in discesa di circa tre punti base all’1,14% e quello sul biennale di circa 2 punti base allo 0,88%.
