Mercati Usa – Reagiscono in modo deciso (Dow Jones +5,1%)

Colpo di reni degli indici americani che dopo una giornata ancora molto volatile mettono il turbo e terminano sui massimi intraday con guadagni tutti superiori ai quattro punti percentuali.

In partenza alcuni indici erano addirittura passati in territorio negativo per poi guadagnare fino a tre punti percentuali, cedendo qualcosa a due ore dalla fine delle contrattazioni e poi accelerando di nuovo nel finale.

Il bilancio della seduta di ieri vede i tre indici principali il Dow Jones guadagnare il 5,1%, lo S&P 500 il 4,6% e il Nasdaq il 4,5%.

Il Dow Jones recupera in un solo giorno 1.300 dei 4.000 punti persi la scorsa settimana. Insieme allo S&P500 ed al Nasdaq, i tre indici rientrano dalla fase di correzione (-10%) ed interrompono una serie negativa di sette sedute consecutive.

Crolla il VIX (-20%) che dopo un picco a 43,8 chiude a 33,4 punti.

Il mercato spera in un prossimo intervento delle Banche Centrali ed ignora i dati macro economici cinesi di febbraio, alquanto recessivi, che avevano invece condizionato l’andamento dei mercati europei ed in particolare quello italiano.

Tra i titoli principali Apple guadagna il 9,3% e WalMart il 7,6%.

In after hours Visa cede il due per cento in scia ad un ribasso dell’outlook a causa del virus.

Il rally del mercato azionario ha coinciso con vendite copiose sul mercato obbligazionario con il rendimento del titolo decennale che è passato da un minimo storico dell’1,03% all’1,16% rispetto ad una chiusura di venerdì all’1,09%.

Tutti gli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in verde con rialzi superiori al tre per cento. Nello specifico svettano le utilties (+5,9%), la tecnologia (+5,7%) ed i consumi durevoli (+5,5%).

Rimbalzano anche tutte le principali materie prime iniziando dal del petrolio (+4,4%) che sale a 46,8 dollari al barile fino ai metalli preziosi con l’oro e l’argento che tuttavia recuperano solo una piccola parte del crollo delle ultime due sedute mettendo a segno guadagni intorno ai due punti percentuali.

Dollaro ancora in flessione rispetto alla moneta unica a 1,115.