Banco Bpm – Castagna: abbiamo spazi di manovra sui costi

La reazione dei titoli Banco Bpm alla presentazione del Piano 2020-23 non è stata positiva. Ieri le azioni dell’istituto di piazza Meda hanno lasciato sul terreno l’8,2%, mentre oggi, attorno alle 9:30, perdono il 3,2% a 1,65 euro. Una reazione legata principalmente a due elementi: il timore di una frenata dell’economia dovuta all’epidemia di Covid 19 superiore alle previsioni e il venir meno delle aspettative speculative sul fronte M&A.

Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, è ben consapevole della situazione e , in un’intervista al Sole24ore, spiega le ragioni per cui a suo avviso la banca ha le capacità di poter reagire alla situazione con alcune riserve. “Abbiamo voluto fare un’operazione di trasparenza al mercato, e forse oggi questo non paga. Noi però andiamo avanti per la nostra strada. Siamo convinti che ci sia spazio per realizzare gli obiettivi che ci siamo dati, perché abbiamo margini importanti sui costi che possono compensare eventuali frenate sui ricavi, nel caso in cui questo scenario di crisi dovesse perdurare per tutto il 2020” spiega il ceo nell’intervista.

Castagna sottolinea come è proprio nei momenti di incertezza che le società quotate devono fare esercizio di comunicazione con il mercato. Sul fronte spese, inoltre, Banco Bpm ha la capacità, in caso il rallentamento dell’economia superi le previsioni prudenti del piano, di tagliare i costi. Ciò potrà avvenire sia rallentando gli investimenti del piano di trasformazione tecnologica pari a 600 milioni, di cui 50 milioni annui flessibili, sia agendo sulla capacità di risparmio che la banca ha mostrato di sapere realizzare nell’execution dello scorso piano dove a fronte di 177 milioni di tagli previsti ne sono stati realizzati 300 milioni.