Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato lo 0,6%, sottoperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+1,7%). Il tutto, in una giornata che ha visto il Ftse Mib chiudere a +0,4 per cento.
E’ arrivato ieri a sorpresa l’annuncio della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse di riferimento di mezzo punto percentuale, al range 1% – 1,25 per cento. “I fondamentali dell’economia degli Stati Uniti rimangono forti”, si legge nel comunicato del Federal Open Market Committee, “tuttavia il coronavirus presenta rischi in evoluzione per l’attività economica”. Rischi alla luce dei quali il board ha stabilito all’unanimità di abbassare il costo del denaro “a sostegno del raggiungimento degli obiettivi massimi di occupazione e stabilità dei prezzi”. Un annuncio a cui ha seguito una forte volatilità sui mercati, con Wall Street che ha cambiato più volte direzione mentre l’Europa aumentava e riduceva i guadagni poco prima della chiusura.
Atlantia, unica big del comparto, ha chiuso le contrattazioni con un ribasso dell’1%, dopo la risoluzione della ‘review for downgrade’ di Moody’s avviata lo scorso 3 gennaio che ha portato il rating di Atlantia (holding) a ‘Ba3’ dal precedente ‘Ba2’ e il rating di Autostrade per l’Italia a ‘Ba3’ da ‘Ba1’.
Tra le Mid Cap, denaro su Inwit (+3,6%) in testa al settore mentre per quanto riguarda i titoli delle società a bassa capitalizzazione si segnalano gli acquisti moderati su Toscana Aeroporti (+1,8%) e FNM (+1,6%).