Mercati – Seduta tonica, Milano a +0,9% con le utilities

Giornata positiva per le borse europee, mentre Wall Street prosegue il rimbalzo dopo le perdite della seduta precedente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,9% a 21.946 punti, mediamente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e il Ftse 100 di Londra (+1,4%).

Oltreoceano, scambiano in positivo Dow Jones (+2%), S&P 500 (+1,6%) e Nasdaq (+1,4%), all’indomani delle primarie dei democratici che hanno sancito la vittoria di Joe Biden, allontanando la possibilità che un candidato più radicale come Bernie Sanders possa sfidare Trump nelle elezioni presidenziali di novembre.

Sullo sfondo permangono i timori legati all’impatto del coronavirus sulla crescita globale, in attesa di capire quali misure adotterà il G7. Si aspettano anche nuovi stimoli dalle banche centrali, compresa la Fed che già ieri ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse di mezzo punto percentuale. Secondo i ministri delle finanze europei, Italia e Francia rischiano di entrare in recessione a causa dell’epidemia.

In Italia, il Pil finale del quarto trimestre 2019 ha evidenziato una crescita dello 0,1% su base annua e una flessione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Gli indici Pmi della Cina sono crollati a febbraio, mentre negli Usa la stima Adp di febbraio sul mercato del lavoro e l’indice ISM non manifatturiero hanno superato le previsioni.

Sul Forex, l’euro/dollaro ritraccia a 1,113 dopo il rialzo di ieri innescato dalla decisione della Fed. Il biglietto verde recupera lievemente terreno anche nei confronti dello yen, a 107,5.

Tra le materie prime rallentano le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 51,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 47,2 dollari al barile, dopo l’aumento delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administation sulle scorte, mentre l’Arabia Saudita preme l’Opec+ per incrementare i tagli alla produzione. Oro stabile a 1.640 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna a quota 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,02 per cento, mentre il Treasury decennale statunitense resta sotto l’1%, soglia bucata al ribasso ieri per la prima volta in 150 anni dopo l’annuncio della Fed sui tassi.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano le utilities, in particolare Enel (+5,7%), Terna (+4,5%) e Snam (+3,8%) mentre chiude ancora in calo Banco Bpm (-4,3%) all’indomani del nuovo piano, seguita da Fineco (-5,2%).