Mercati Usa – Previsto avvio in rialzo dopo dati Adp

I futures sull’azionario Usa guadagnano circa il 2%, preannunciando una partenza in rialzo a Wall Street dopo i dati Adp sull’occupazione americana e in scia alle speranze di ulteriori stimoli all’economia e ai risultati delle primarie democratiche.

Ieri i principali indici statunitensi hanno chiuso in rosso di circa il 3%, al termine di una seduta molto volatile che ha visto una fiammata dopo il taglio a sorpresa dei tassi di interesse da parte della Fed salvo poi invertire la rotta.

Sul fronte macro, lo scorso mese il settore privato a stelle e strisce ha creato 183 mila nuovi posti di lavoro rispetto ai 170 mila previsti dal consensus, mentre la rilevazione di gennaio è stata rivista da 291 mila a 209 mila.

Il tutto in attesa dell’uscita del Job Report ufficiale in programma venerdì, mentre l’agenda di oggi prevede inoltre la lettura finale di febbraio degli indici Pmi servizi e composito e l’Ism non manifatturiero.

Ieri la Federal Reserve ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse di 50 punti base, agendo al di fuori del consueto meeting di politica monetaria per la prima volta dal 2008. Una mossa che sembra rimarcare ulteriormente la situazione di emergenza, alimentando il nervosismo dei mercati.

Sono previsti inoltre possibili ulteriori tagli a partire dalla riunione del Fomc di questo mese, dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha avvisato che l’impatto del virus peserà sull’attività economica per “un po’ di tempo”.

Una decisione che ha inoltre aumentato le aspettative degli operatori sulla possibilità di interventi analoghi da parte delle altre principali banche centrali mondiali, con la Bce e la Boe che nei prossimi giorni potrebbero annunciare misure di stimolo.

A migliorare parzialmente il sentiment hanno contribuito i risultati del Super Tuesday delle primarie democratiche Usa, che hanno visto il moderato Joe Biden trionfare in almeno otto stati al Super Tuesday, mentre Bernie Sanders è ben posizionato per prendersi quattro stati.

L’ex numero due dell’amministrazione Obama torna quindi in corsa per sfidare il presidente Repubblicano Donald Trump alle presidenziali di novembre, dopo tre deludenti performance nelle prime tre votazioni, seguite però da una vittoria in South Carolina.