Mattinata all’insegna degli acquisti diffusi nel settore utility e rinnovabili, all’indomani della mossa della Federal Reserve di tagliare a sorpresa i tassi di interesse di 50 punti base.
Una mossa che ha fatto scattare il violento rally dei bond, con Treasury a 10 anni statunitense è sceso per la prima volta sotto il muro dell’1%, ora a 0,95%, e in Europa i tassi si riportano verso i minimi storici.
Il Bund decennale viaggia in area -0,62%, mentre il Btp di pari scadenza è sceso di quasi 20 centesimi rispetto alla chiusura di ieri a 0,92%, facendo contrarre il differenziale Btp-Bund 154 punti base.
Ne beneficiano complessivamente le utility, note per l’elevata sensibilità dei rispettivi titoli all’andamento dei tassi a causa di una struttura finanziaria con una più alta leva finanziaria rispetto a quella di altri comparti.
Intorno alle 12.10 infatti l’indice settoriale di riferimento, il Ftse Italia Servizi Pubblici, guadagna il 2,2% sovraperformando nettamente il Ftse Mib (+1,1%).
E nel principale listino milanese tra le migliori si distinguono Terna (+2,6%) Snam (+2,3%) ed Enel (2,2%), seguite a stretto giro da A2A (+1,9%). Bene anche Italgas ed Hera rispettivamente in progresso del 1,7 e 1,4 per cento.