Analisi tecnica – Terna: nel mirino la soglia record di 7 euro

Sulla tenuta del supporto statico e dinamico (media mobile a 200 sedute e trendline rialzista di lungo periodo) in area 5,90 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia hanno avuto una violenta reazione, ritornando a ridosso di una prima resistenza statica posizionata a 6,52 euro. Da segnalare che il movimento in esame si è verificato in un contesto di forti acquisti sui titoli del settore utility, consentendo ai corsi delle azioni Terna di mostrare una forza relativa decisamente superiore a quella di piazza Affari.

Il breakout della sopracitata resistenza statica posizionata a 6,52 euro potrebbe rappresentare un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luigi Ferraris che potrebbero così allungare rapidamente verso la successiva barriera individuabile a 6,664 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo livello i corsi delle azioni Terna potrebbero poi mettere nel mirino l’attuale massimo storico a 6,808 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile in territori inesplorati. E come accade in questi casi, il primo livello significativo può essere fissato in corrispondenza della prima cifra tonda disponibile, cioè 7 euro.

Un primo segnale di debolezza per le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore delle utility regolate, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 6,384 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 6,22 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello i corsi delle azioni Terna potrebbero poi essere proiettati verso gli obiettivi di breve periodo individuabile rispettivamente a 6,048 euro, il primo, e a 5,896 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Terna è pari a +8,3% (+20,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 6,18 euro, con un potenziale ribassista del 4,2 per cento.

Prezzo di chiusura: 6,45 euro

 +8,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,00 euro;

+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 6,808 euro;

+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,664 euro;

+1,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,52 euro;

 

-1,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,384 euro;

-3,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,22 euro;

-6,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,048 euro;

-8,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,896 euro.