Mercati – Apertura in lieve rialzo, Ftse Mib a +0,2%

Apertura sopra la parità per le borse europee, dopo i decisi rialzi di Wall Street e stamane dei mercati asiatici in scia alle risposte della autorità per contrastare gli effetti del coronavirus.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,2% in area 22.000 punti. In lieve rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre il Ftse 100 di Londra oscilla sulla parità.

Il Congresso Usa ha approvato un fondo da circa 8 miliardi di dollari per combattere l’epidemia di coronavirus, mossa seguita dalla decisione di Pechino di stanziare circa 16 miliardi di dollari in finanziamenti e dal pacchetto di aiuti da 50 miliardi di dollari varato dal Fmi per aiutare i Paesi emergenti e a basso reddito.

L’Europa invece si prepara a concedere più flessibilità nella spesa pubblica e sostegno della crescita, come ha dichiarato l’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari che si sono riuniti ieri, mentre l’Italia è pronta a chiedere un margine di flessibilità da 5 miliardi di euro rispetto ai 3,6 miliardi stimati finora.

Si attendono inoltre le risposte delle banche centrali dopo il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve martedì, con la Banca centrale europea che si riunirà il prossimo 12 marzo e la Bank of England il 26 marzo.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attesa dell’uscita domani dei non farm payroll di febbraio. Il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,113 e il dollaro/yen a 107,3.

Tra le materie prime prosegue il recupero delle quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 51,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 47,1 dollari, mentre comincia oggi il meeting dell’Opec+ da cui ci si attende un aumento dei tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 161 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1 per cento.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Stm (+1,5%), Italgas (+1,4%), Nexi (+1,2%), Exor (+1,2%) e Atlantia (+1,1%), mentre scivolano Juventus (-0,8%), Enel (-0,4%) ed Eni (-0,4%).