Mercati – Piazza Affari in calo (-1,1%) con il Vecchio Continente

Borse europee in peggioramento in scia ai futures di Wall Street, nonostante la seduta positiva delle piazze asiatiche e le risposte delle autorità per contrastare gli effetti del coronavirus.

A Milano il Ftse Mib arretra dell’1,1% a 21.700 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%)

Nel frattempo, i derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq perdono quasi 2 punti percentuali, preannunciando un’altra seduta volatile dopo il rimbalzo messo a segno ieri.

I listini americani avevano beneficiato ieri dell’esito della vittoria di Joe Biden tra i democratici, di alcuni dati macro sopra le attese e dell’approvazione da parte del Congresso Usa di un fondo da circa 8 miliardi di dollari per combattere l’epidemia di coronavirus. Una mossa con cui Washington si allinea a Pechino e al Fmi, che hanno stanziato finanziamenti rispettivamente da 16 e 50 miliardi, quest’ultimi destinati ai Paesi emergenti e a basso reddito.

Dagli Usa potrebbero arrivare ulteriori stimoli, mentre la California ha dichiarato lo stato di emergenza a causa del virus. L’Europa si prepara a concedere più flessibilità nella spesa pubblica e sostegno della crescita, come dichiarato ieri dai 19 ministri finanziari, mentre l’Italia è pronta a chiedere un margine di flessibilità da 5 miliardi di euro rispetto ai 3,6 miliardi stimati finora.

Si attendono inoltre nuove risposte dalle banche centrali, dopo il taglio dei tassi operato martedì dal Fomc, in attesa della riunione della Bce di giovedì prossimo e dei meeting di Fed e Bank of England nelle settimane successive.

Sul Forex il dollaro torna ad indebolirsi nei confronti delle altre principali valute, consentendo all’euro di risalire a quota 1,117 e al cambio con lo yen di scendere a 106,9 nei confronti del biglietto verde, aspettando i dati di questo pomeriggio su richieste settimanali di disoccupazione e su ordini di fabbrica e di beni durevoli di gennaio, mentre domani verrà diffuso il job report d febbraio.

Tra le materie prime restano volatili le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 50,9 dollari e il Wti (-0,5%) a 46,6 dollari, nel giorno in cui prende il via il meeting dell’Opec+ da cui ci si attende un aumento dei tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve risalita all’1,03 per cento.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono quasi tutti i titoli del Ftse Mib eccetto alcune utilities, in particolare Italgas (+1,3%). Sottotono invece Amplifon (-5,7%), Ferragamo (-3%) e Saipem (-3%).