La società ha rilasciato i dati per l’esercizio 2019, che chiude con ricavi consolidati in aumento dell’1,3% a 1.212 milioni. A cambi costanti il fatturato segna un aumento del 2% rispetto al 2018.
Ad influire sui ricavi soprattutto l’apporto per 33 milioni della statunitense Lehigh White Cement Company, consolidata dal 1° aprile 2018. A parità di perimetro, il giro d’affari del gruppo evidenzia una flessione del 1,4% che sconta la significativa riduzione dei ricavi in Turchia.
Per quanto riguarda i volumi, le vendite di cemento e clinker hanno segnato un calo del 3,5% a 9,5 milioni di tonnellate (-5% a parità di perimetro). In calo anche i volumi di calcestruzzo, diminuiti del 16% a 4,1 milioni di metri cubi, sempre appesantiti dalla situazione in Turchia. Infine, il segmento aggregati ha registrato volumi scesi del 2,4% a 9,7 milioni di tonnellate.
L’Ebitda si è attestato a 264 milioni in aumento del 10,6%, grazie al calo dei costi operativi, delle materie prime e del personale. In aggiunta l’impatto positivo dell’introduzione del IFRS 16 per 25,5 milioni, oltre a proventi per 6,4 milioni legati alla rivalutazione di attività immobiliari in Turchia. L’Ebitda margin sale così di 180 punti base al 21,8 per cento.
L’Ebit ha invece registrato una flessione del 1% a 151,7 milioni (151,2 milioni a cambi costanti, -1,3%), appesantito da maggiori ammortamenti per 24,5 milioni riferiti all’applicazione dell’Ifrs 16, svalutazioni e accantonamenti per complessivi 112 milioni, tenuto conto anche dell’applicazione del principio IFRS 16 (rispetto ai complessivi 85 milioni del 2018).
L’utile netto dei soci, complice il saldo della gestione finanziaria negativo per 25 milioni (positivo per 30,4 milioni nel 2018) e il Tax rate salito al 28,6%(+9,2%), si è fissato a 83,6 milioni, in calo del 34,3% rispetto ai 127,2 milioni del 2018.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 239,6 milioni, 15 milioni in meno rispetto ai 255,4 milioni del 2018. Un andamento che include l’impatto di 84,3 milioni riferito al nuovo principio contabile Ifrs 16, al netto del quale l’indebitamento finanziario netto sarebbe di 100,1 milioni. Nel 2019 sono stati perfezionati investimenti per 63,4 milioni e corrisposti dividendi per 27,3 milioni.
Per l’esercizio 2020, il fatturato è atteso in aumento a 1.270 milioni, l’Ebitda pari a 270 milioni e l’indebitamento finanziario netto in calo a 180 milioni. Sono poi previsti investimenti complessivi per 86 milioni, che comprendono investimenti in sostenibilità (12 milioni) e digitalizzazione (5,6 milioni).
Il Cda ha proposto un dividendo di 0,14 euro per azione (in linea con quello riferito all’esercizio 2018). La cedola sarà portata in pagamento il 20 maggio 2020, mentre lo stacco della cedola avverrà il 18 maggio 2020 (record date il 19 maggio 2020).