Poste Italiane ha archiviato il 2019 con ricavi leggermente saliti a 11 miliardi (+1,6% a/a). Il risultato operativo è cresciuto a 1,8 miliardi (+18,3% su base annua), mentre l’utile netto è sceso a 1,3 miliardi (-4,1% rispetto al 2018), scontando una maggiore imposizione fiscale.
“Abbiamo superato per il secondo anno consecutivo i nostri obiettivi finanziari, raddoppiando l’utile netto del 2016, sulla base della crescita dei ricavi ricorrenti e di una continua attenzione alla razionalizzazione dei costi”.
È con queste parole che Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, ha commentato i conti relativi ai primi nove mesi del 2019.
I ricavi totali si sono attestati a 11 miliardi (+1,6% a/a). Il contributo del solo quarto trimestre è stato pari a 2,9 miliardi (+1,2% su base annua).
Il settore dei servizi finanziari ha registrato un giro d’affari stabile a 5,2 miliardi, di cui 1,4 miliardi riferibili al quarto trimestre (+2,5% rispetto al periodo di confronto). Il tutto grazie alla crescita dei prestiti personali e mutui e del risparmio gestito e nonostante il calo delle commissioni di distribuzione legate al risparmio postale.
I ricavi generati dai servizi postali e commerciali sono calati a 3,5 miliardi (-2,4% rispetto al 2018), di cui 937 milioni nel quarto trimestre (-5,4% rispetto al quarto trimestre 2018), per effetto del contributo positivo del comparto pacchi, che ha compensato il calo della corrispondenza.
Il settore assicurativo ha registrato una raccolta premi netta in crescita a 1,7 miliardi (+13,5% su base annua), di cui 450 milioni nel quarto trimestre (+6,6% rispetto al periodo di confronto). Andamento sostenuto sia dal ramo vita sia dal ramo danni.
I ricavi riferiti ai pagamenti digitali hanno toccato 664 milioni (+5,7% a/a), di cui 187 milioni nel quarto trimestre (+18,3% rispetto al quarto trimestre 2018), sostenuti dall’aumento del numero dei pagamenti con le carte e dei volumi delle transazioni, nonché dalla crescita dei ricavi delle telecomunicazioni.
I costi operativi sono scesi a 9,3 miliardi (-1,1% rispetto al 2018) per le politiche di contenimento delle stesse, permettendo all’Ebit di salire a 1,8 miliardi (+18,3% rispetto ai al 2018), di cui 234 milioni nel quarto trimestre (-10 milioni nel periodo di confronto).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 1,3 miliardi (-4,1% rispetto al 2018), a causa di un aumento del carico fiscale, di cui 367 milioni nel quarto trimestre (+5,1% su base annua).
A fine dicembre, il totale delle masse gestite/amministrate dal gruppo ammonta a 536,1 miliardi (+22 miliardi rispetto al 31 dicembre 2018), grazie alla raccolta netta positiva e alle favorevoli dinamiche di mercato.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2019 è positiva per 5,7 milioni (liquidità netta di 5,4 milioni a fine 2018).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2019 il Solvency II del gruppo Poste Vita si attesta al 276% (211% al 31 dicembre 2018).