Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo del 2,3% ben al di sotto dell’omologo europeo (-0,1%), risentendo della nuova frenata del comparto bancario (-3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,8%).
Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus oltre i confini cinesi, in attesa di mosse concrete da parte di governi e banche centrali per contrastarne gli effetti, iniziate con il taglio dei tassi di 50 punti base da parte della Fed.
Anche sul fronte italiano sono scattati timori legati al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia. Il Governo ha chiesto all’UE di aumentare il deficit di 6 miliardi per fare fronte all’emergenza.
Il nuovo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-7,8%) tra le Mid Cap. Sul Ftse Mib resiste Fineco (+0,2%), dopo il solido dato sulla raccolta netta di febbraio.
Sul listino principale proseguono i realizzi su Nexi (-2,8%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, mentre tiene Exor (+1,1%), che ha siglato un accordo per cedere PartnerRe a Covéa.
Tra le Mid Cap in rosso Banca Ifis (-4,5%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (-2,5%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (-3,3%).
Tra le Small Cap rallenta Banca Intermobiliare (-1,7%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.