Acea ha archiviato un 2019 con ricavi consolidati netti in crescita del 5,2% a 3,2 miliardi, grazie principalmente all’incremento del fatturato del servizio idrico integrato.
A livello operativo, l’Ebitda è salito del 11,7% a 1.042 milioni. Un dinamica a cui ha contribuito principalmente il settore idrico (+16,6% a 505 milioni, il 48% dell’Ebitda totale), in seguito al consolidamento integrale di GORI (dall’8 novembre 2018) e dell’Acquedotto del Fiora (dal 7 ottobre 2019).
A ciò si aggiunge l’incremento del business infrastrutture energetiche (+8,6% a 392 milioni, il 38% dell’Ebitda totale) grazie principalmente ad areti, a seguito degli aggiornamenti tariffari annui riferiti alla distribuzione elettrica per maggiori investimenti.
L’Ebit è aumentato del 8,3% a 518 milioni, dopo ammortamenti e svalutazioni cresciuti più che proporzionalmente (+15,3% a 524 milioni) in seguito alla variazione del perimetro di consolidamento.
Il conto economico chiude con un utile netto di competenza dei soci in crescita del 4,7% a 284 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 si esprime in 3.063 milioni, in aumento di 495 milioni rispetto a fine anno 2018. Hanno contribuito alla crescita dell’indebitamento l’applicazione dell’IFRS16 e gli effetti del consolidamento di Acquedotto del Fiora e delle operazioni di M&A.
Gli investimenti sono balzati del 25,7% a 793 milioni, di cui circa l’81% destinati ad attività regolate. In dettaglio gli investimenti sono ripartiti tra: Idrico 380 milioni, Infrastrutture Energetiche 288 milioni, Commerciale e Trading 43 milioni, Ambiente 52 milioni, Estero 7 milioni, Ingegneria e Servizi 2 milioni, Capogruppo 22 milioni.
Il Cda ha proposto un dividendo di 0,78 euro per azione, aumentato del 10%
rispetto all’anno precedente, che esprime un payout del 58,6% calcolato sul risultato netto dopo le attribuzioni a terzi.
Per il 2020 è atteso un aumento dell’Ebitda tra il 6% e l’8% rispetto al 2019, in linea con il Cagr del Piano Industriale 2019-2022. Gli investimenti si dovrebbero mantenere sostanzialmente in linea con il 2019 e l’indebitamento finanziario netto, a fine 2020, dovrebbe fissarsi tra 3,45 e 3,55 miliardi.