Dalla lettura dei dati preliminari emerge che Monnalisa ha riportato nell’esercizio 2019 ricavi consolidati pari a 48 milioni, in diminuzione di circa il 3% rispetto all’esercizio precedente.
In particolare, la distribuzione dei ricavi per canale registra una diminuzione del 12% del canale wholesale e una crescita del 26% del canale retail, mentre l’incidenza del canale e-commerce rimane pressochè costante.
Il forte calo dei ricavi wholesale, solo in parte già scontato nel primo semestre 2019, ha risentito dello stato di crisi della distribuzione multimarca di prodotti di abbigliamento per bambini, soprattutto in Europa e in Russia, oltre che della forte instabilità politica ed economica di alcune aree geografiche molto importanti per Monnalisa, soprattutto nel medio-oriente.
Sul canale retail hanno pesato ulteriori dinamiche paese, tra le quali il turbolento clima politico sociale venutosi a creare in Hong Kong, mercato nel quale Monnalisa ha tre punti vendita diretti.
Il management della società si attende una marginalità operativa negativa in funzione sia della diminuzione dei ricavi wholesale, sia per l’incremento del costo del venduto.
Inoltre registra un incremento dei costi non ricorrenti generati dal concentrarsi delle aperture programmate e delle chiusure di taluni store nel secondo semestre dell’esercizio.
Il canale retail, per definizione ancora in start-up (attese le strategie del gruppo), rappresenta circa un terzo del business complessivo di Monnalisa e presenta dinamiche di costi più accelerate rispetto a quelle dei ricavi.
Il progetto di bilancio e il bilancio consolidato saranno esaminati e approvati dal Cda il prossimo 30 marzo.
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