SICIT Group – Una storia di eccellenza nella circular economy

“Incrementare la capacità produttiva. Ampliare il numero di prodotti, raggiungendo settori diversi da agricoltura ed edilizia. Espandersi all’estero, con focus prevalentemente sull’Asia”. Sono queste, afferma Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, “le priorità strategiche su cui stiamo lavorando per consolidare la leadership nei settori di riferimento, confermarci protagonisti della circular economy e accelerare lo sviluppo”.

SICIT Group, eccellenza italiana della green e circular economy, si prepara a chiudere un 2019 caratterizzato da una crescita moderata ma con un’ottima redditività. Un anno, afferma Massimo Neresini, CEO di SICIT Group,“abbastanza complicato a livello globale, anche se noi abbiamo registrato un andamento piuttosto positivo, in linea con il nostro trend di continua crescita, sia in termini di fatturato che di Ebitda”.

Considerazioni condivise dagli analisti, che nei loro studi di medio-lungo termine elaborano stime che indicano un progresso significativo dei ricavi (CAGR +10% a 73 milioni dal 2018 al 2021) ed ancora più forte dell’Ebitda (CAGR+11,4% ad oltre 31 milioni). Dinamiche grazie le quali la redditività misurata dall’Ebitda margin si confermerà di pura eccellenza e stabilmente al di sopra del 40%, oltreché in progresso dal 41,1% del 2018 al 42,7% del 2021.

Il 2019, come sottolinea il CEO di SICIT Group, rappresenta infatti “un anno di transizione, nel quale abbiamo creato i presupposti per un’accelerazione della crescita, che iniziamo a vedere prima del previsto grazie anche agli effetti della quotazione, della migliore visibilità e del rafforzamento commerciale”.

Tappe di una più ampia strategia di sviluppo che prevede, prosegue Neresini,“maggiore capacità produttiva; aumento nel numero di prodotti, raggiungendo settori diversi da agricoltura ed edilizia, come la detergenza e il petfood; espansione all’estero, con focus prevalentemente sull’Asia”.

Pilastri strategici sulla base dei quali SICIT Group “vuole consolidare la leadership nei settori di riferimento, accelerare lo sviluppo e confermarsi protagonista nella circular economy”.

Il tutto, afferma il CEO, “in uno scenario che si conferma positivo, alla luce delle prospettive di crescita dei nostri prodotti sui mercati ad alto potenziale e delle iniziative già in corso, a partire dalle modifiche impiantistiche in fase di attuazione che ci daranno ancora più flessibilità, ma anche per merito degli importanti progetti che metteremo in campo nei prossimi mesi”.

Strategie e iniziative che trovano riscontro anche nelle stime degli analisti che si attendono una crescita di tutti i principali aggregati economici, nonché una forte generazione di cassa, ed esprimono sul titolo un upside potenziale medio del 30 per cento. 

Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, delinea le priorità strategiche

Massimo Neresini, CEO di SICIT Group

“Incrementare la capacità produttiva; ampliare il numero di prodotti, raggiungendo settori diversi da agricoltura ed edilizia, come la detergenza e il pet-food; espandersi all’estero, con focus prevalentemente sull’Asia”.

Sono queste, afferma Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, “le priorità strategiche su cui stiamo lavorando per consolidare la leadership nei settori di riferimento, confermarci protagonisti della circular economy e accelerare sullo sviluppo”.

Il tutto, prosegue l’AD, “rimanendo focalizzati sui nostri due stabilimenti di Arzignano e Chiampo, senza tralasciare acquisizioni o ulteriori attività all’estero e in uno scenario che si conferma decisamente positivo, nel quale i nostri mercati a valle sono attesi crescere significativamente, secondo tutti gli studi, nei prossimi 10 anni”.

Incrementare la capacità produttiva

La prima priorità strategica, afferma Neresini, “è rappresentata dall’aumento sia della capacità produttiva, sia della flessibilità dei nostri impianti. Progetti che stiamo già portando avanti, a partire dal 2018, e proseguiti nel 2019 con l’inizio della costruzione degli impianti, che stiamo ora avviando”.

Questo ha portato, l’estate scorsa, ad anticipare la produzione di idrolizzato proteico da pelo animale che “consentirà a regime di portare da 12.000 a 16.000 ton/anno l’idrolizzato proteico totale prodotto da SICIT Group”. Inoltre, aggiunge Neresini, “stiamo aggiornando e rivisitando le linee produttive, in maniera tale da poter ampliare la nostra strategia di produzione”.

Ricordiamo che SICIT Group, conclude il CEO, “si trova al centro di uno dei più importanti distretti al mondo per la lavorazione del cuoio, non tanto in termini di quantità, ma soprattutto dal punto di vista della qualità del prodotto finito e dei sottoprodotti o residui di queste lavorazioni”.

Ampliare il numero di prodotti

Parallelamente all’incremento della capacità produttiva, afferma Neresini, “SICIT Group continua a lavorare anche sulla verifica e sull’applicazione di nuovi prodotti, in aggiunta al nostro idrolizzato proteico, apprezzato in tutto il mondo e primo tra i biostimolanti per immissione sul mercato, qualità e performance nelle applicazioni”.

In particolare, prosegue l’AD, “stiamo verificando prodotti in granulo, che consentono un rilascio lento del biostimolante nel tempo, favorendo la crescita delle colture”.

E non è tutto, in quanto, evidenzia Neresini, “stiamo sviluppando anche altri prodotti strategici nell’ambito dei ritardanti,importantissimi per la produzione di gessi e cartongessi. Inoltre, con un focus sempre sulla circular economy e sulla sostenibilità, stiamo sviluppando altri prodotti sia nella detergenza che nel petfood, quali integratori tailor-made (come proteinato di manganese, di zinco, di ferro)”.

Espandersi all’estero, con focus prevalentemente sull’Asia

Infine, la terza priorità strategica, afferma Neresini, “è rappresentata dall’espansione all’estero”.

In tal senso, evidenzia il capo azienda, “stiamo valutando nell’immediato futuro di costruire uno stabilimento oltre i confini nazionali”.

“Mentre inizialmente eravamo focalizzati sull’America Latina, oggi siamo molto più orientati verso l’APAC e in particolare sulla Cina, mercato in grandissima espansione”.

Un mercato “dove ci vengono proposte, da governi locali e dai partner, condizioni che sono al momento migliori”.

Inoltre, la decisione di puntare sulla Cina, riprende il CEO, “è legata anche al fatto che il governo di Pechino è intervenuto molto rapidamente sulla riduzione dell’uso di agrofarmaci, fertilizzanti, pesticidi e prodotti chimici utilizzati in agricoltura, segnalando un cambio di rotta in un momento estremamente favorevole”.

Un 2019 a crescita moderata ma con ottima redditività

In un 2019 abbastanza complicato a livello globale, riporta Neresini,“SICIT Group ha registrato un andamento piuttosto positivo, in linea con il nostro trend di continua crescita, sia in termini di fatturato che di Ebitda”.

Il 2019, spiega l’AD, “è stato un anno di crescita moderata ma dall’ottima redditività. Tuttavia si è trattato di un anno di transizione che ha visto impegnato tutto il management nella business combination (fusione e quotazione all’AIM) e nel quale sono stati portati avanti diversi progetti, tra cui la costruzione di alcuni impianti che verranno completati nel 2020”.

“Lo scorso anno abbiamo quindi creato i presupposti, sia con la quotazione che in termini di visibilità e di rafforzamento commerciale, per un’accelerazione della crescita che iniziamo a vedere prima del previsto”.

Lo scenario dei prossimi mesi si conferma decisamente positivo

La bontà del lavoro impostato, afferma Neresini, “è comprovata dal fatto che il 2020 è iniziato ad una velocità di crescita veramente importante, con un progresso a doppia cifra registrato nei primi due mesi”.

E lo scenario dei prossimi mesi, continua il capo azienda,“si delinea altrettanto positivo, alla luce in primis delle prospettive di crescita dei nostri prodotti”.

Potenzialità, spiega il CEO, che trovano ad esempio già riscontro,“nella crescita di valore del grasso animale semi-lavorato, un prodotto che viene venduto come materia prima per la produzione di biofuel”.

Trend decisamente positivo, aggiunge Neresini, “anche per i biostimolanti destinati all’agricoltura, prodotti proiettati già verso il futuro, consentendo un minor utilizzo di agrofarmaci, e per i ritardanti destinati alla manifattura sostenibile, riciclabile e leggera del gesso”.

E lo scenario si delinea promettente, prosegue il numero uno di SICIT Group, “anche grazie alle iniziative già in corso,a partire dalle modifiche impiantistiche in fase di attuazione e che ci daranno ancora più flessibilità, cui si aggiungono gli importanti progetti che metteremo in campo nei prossimi mesi”.

Mercati di riferimento ad alto potenziale

SICIT Group è un’eccellenza italiana della green e circular economy, afferma Neresini,“e la crescente attenzione ai temi della sostenibilità e dell’ambiente apre interessanti prospettive nei mercati di riferimento del gruppo”.

Mercati, prosegue, “attesi, secondo tutti gli studi, in forte crescita nei prossimi 10 anni”.

Nel dettaglio, “i biostimolanti sono entrati a piccoli passi nel mondo dell’agricoltura nel corso degli ultimi dieci anni e oggi sono pronti ad entrare nei mercati dei grandi produttori agricoli, quali Cina e India,oggi nel mirino dei nostri clienti e nei quali i biostimolanti verranno utilizzati in misura sempre maggiore”.

In tale settore è attesa una crescita a doppia cifra in tutte le aree geografiche, con un CAGR 2019-24 pari al 12,4% (Fonte: Technavio).

Altrettanto positive le previsioni sui ritardanti per il gesso, alla luce delle prospettive positive del mercato globale del cartongesso, per il quale le stime indicano un CAGR 2019-30 del 5,8% (Fonte: Smithers; IMARC).

Outlook

Attese positive che trovano riscontro anche nelle stime degli analisti.

Dal consensus emergono ricavi consolidati a 73,3 milioni a fine 2021, con un CAGR 2018-21 del 10%.

Una dinamica positiva che dovrebbe riflettersi a livello di Ebitda, atteso in aumento a 31,3 milioni (CAGR 11,4%), mentre l’Ebit è previsto per fine 2021 a 21,5 milioni (CAGR 6,1%).

L’utile netto dovrebbe sfiorare quota 14 milioni a fine 2021, registrando una crescita media annua dell’1,2 per cento.

Sul fronte patrimoniale la liquidità netta dovrebbe quasi raddoppiare, nel triennio, a circa 29 milioni.

Borsa

SICIT Group, nata dalla fusione per incorporazione di Sicit 2000 nella SPACSprintItaly, è sbarcata sul mercato AIM di Borsa Italiana lo scorso 20 maggio e tratta attualmente in area 9 euro.

Un titolo, conclude il CEO, “che riteniamo avere potenzialità di crescita significative, trainate dai dati di bilancio che abbiamo iniziato a registrare nel 2020 e dalle attese di passaggio dall’AIM Italia, mercato per noi di transizione, al segmento STAR”.

Potenzialità di crescita del titolo riconosciute anche dagli analisti di Banca IMI e di Equita che indicano un target price rispettivamente a 11,80 euro, con raccomandazione buy, ed a 11,60 euro, con giudizio hold, esprimendo un upside potenziale medio del 30 per cento.