La Commissione Europea ha dato l’autorizzazione all’integrazione delle infrastrutture passive di rete di INWIT e Vodafone Italia, dando il via alla seconda più grande towerco quotata in Europa, con un portafoglio di oltre 22.000 torri.
TIM e Vodafone hanno assunto così impegni per favorire l’accesso all’infrastruttura passiva di INWIT a tutti gli attori sul mercato, per cui INWIT renderà disponibile spazio a terze parti su 4.000 delle sue torri nei centri a maggiore urbanizzazione, mantenendo invariati i contratti di locazione in essere.
Suddetti impegni consentiranno a INWIT di massimizzare l’utilizzo delle torri, permettendo a TIM e Vodafone di implementare in maniera efficiente le loro rispettive reti 5G.
La Commissione Europea ha valutato positivamente i piani di Tim e Vodafone di condivisione degli apparati attivi al di fuori delle principali città, consentendo una più rapida implementazione del 5G su un’area geografica più ampia, ad un costo inferiore e con un minor impatto ambientale.
L’accordo di condivisione degli apparati attivi escluderà i comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, così come i dintorni più densamente popolati.
Per effetto dell’integrazione Vodafone incasserà 2.140 milioni, come annunciato a
luglio 2019, e Vodafone e TIM controlleranno ciascuno il 37,5% di INWIT.
INWIT pagherà un dividendo straordinario di 0,5936 per azione in circolazione post fusione, come già deliberato dall’assemblea INWIT il 19 dicembre scorso. Il perfezionamento dell’integrazione societaria entro la record date del 19 maggio prossimo comporterà un
dividendo ordinario Inwit per il 2019 (proposto all’assemblea INWIT del 6 aprile prossimo) pari a € 0,132 per azione.