Seduta in profondo rosso per le principali borse europee con il Ftse Mib di Milano che ha lasciato sul terreno l’11,2 per cento. L’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto il 10,1% mentre il corrispondente indice settoriale europee ha chiuso con un ribasso del 7,4 per cento.
L’emergenza sanitaria sta rendendo necessarie misure drastiche per contenere il contagio alimentando i timori per una recessione globale, mentre i leader dell’Unione europea si preparano a discutere una risposta coordinata alla crisi. A innescare il ribasso, oltre ai timori legati all’impatto sui consumi di petrolio a seguito dell’epidemia, ha contribuito l’intenzione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione il mese prossimo a 10 milioni di barili al giorno in risposta al rifiuto della Russia di partecipare all’aumento dei tagli Opec e, contemporanemente, a ridurre i prezzi del suo greggio.
Atlantia, unica big del comparto, ha chiuso le contrattazioni a 15,40 euro (-13,5%). La società ha reso noto che, in relazione alla delibera del Cda della controllata Autostrade per l’Italia di differimento dei termini di approvazione del bilancio per acquisire un quadro completo per la redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, il Cda di Atlantia ha deliberato di differire al 28 aprile 2020 la data della riunione per l’approvazione del bilancio 2019.
Tra le Mid Cap, Inwit limita i danni (-4,1%) dopo l’ok della Commissione Europea all’integrazione delle infrastrutture passive di rete di INWIT e Vodafone Italia, che darà il via alla seconda più grande towerco quotata in Europa, con un portafoglio di oltre 22.000 torri.
mentre Astm (-10,4%) e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (-11,9%) si posizionano in coda.